Ex Cinema Aurora tutto esaurito per la data livornese del tour dei Piccoli Animali Senza Espressione
24 Aprile 2015, di Enrico Bulleri – Foto di Michele Faliani
Il gruppo livornese dei Piccoli Animali Senza Espressione (o secondo altra accezione P.A.S.E.) si è esibito in un concerto al circolo Ex-Cinema Aurora nell’ambito dei suoi Live Music. I Piccoli Animali Senza Espressione sono una band indipendente livornese di esordienti in questa formazione al secondo disco, “Cerco casa vista Marte” presentato a dicembre del 2013, e composta singolarmente da musicisti di lungo corso ed esperienza come il bassista ex- Virginiana Miller, Andrea Fusario, da Edoardo Bacchelli alla voce, da Filippo Trombi agli arrangiamenti e alla chitarra, daLuca Brunelli Felicetti alla batteria, e da Gianluca Pelleschi come scrittore dei testi. Il nome viene ovviamente dal racconto di David Foster Wallace, il grande scrittore americano morto suicida nel 2009 ( in realtà esso avrebbe dovuto essere il titolo di una canzone del primo album “This incanto” del 2012 e non dello stesso gruppo). Questo nuovo disco ha una connotazione decisamente più elettronica e pop, con brani come “Instant Pharma” e “Life coaching” dalle sonorità minimaliste ed elettropop molto riuscite e per basso, voce, chitarra e batteria unite poi progressivamente all’elettronica, maggiormente che nel loro primo album, del quale diversi brani sono stati eseguiti dal vivo l’altra sera.
Anche in questo “Cerco casa vista Marte” non viene smarrita la vena legata a testi che rispecchiano questi tempi di nerissima crisi, e a riflessioni sulla tristezza del grigiore quotidiano e le piccoli grandi banalità dell’esistenza. Certamente gli orizzonti musicali e compositivi della formazione livornese si sono ampliati notevolmente, e l’insieme del nuovo disco segue una sua linea molto precisa, dalle ispirazioni molto variegate e anche contrastanti, ma dal risultato finale ispirato, compatto e nel complesso ben armonizzato. Che richiede dunque nei suoi tempi placidi dalle improvvise accellerazioni, un ascolto attento a cogliere almeno un minimo le sue tante e magmatiche ispirazioni. A partire dalla dichiarata ascendenza di David Lynch a livello artistico (ecco forse perche qui e là richiami sonori all’Angelo Badalamenti di “Twin Peaks”) e musicale dei Cocteau Twins, dei quali il chitarrista Robin Guthrie ha collaborato al brano finale e forse acusticamente più bello dell’intero album, “Sarà di nuovo estate”, rifatto anche in concerto in una versione dalla lunga coda solamente strumentale, e molto bella. Sempre molto interessante della band livornese è la caratterizzazione di testi e di una musicalità se vogliamo molto lirici, ma che si uniscono a trattare argomenti anche seri, di pesantezze inevitabilmente frustranti e deprimenti della vita, con distaccato stoicismo e sempre seducente.
Ascoltatori-spettatori che sono stati numerosi e dall’ottimo generale consenso ai P.A.S.E., facendo registrare all’Aurora un’altra serata di successo del suo ciclo di concerti e un pressoché tutto esaurito.