I tagli alla sanità e le gestanti abbandonate, da non credersi all’ospedale di Livorno

20giugno 2015 di Scilla Grillo

ospedale livornoGentile redazione, vorrei mettervi al corrente di un increscioso episodio di malasanità, che ha coinvolto ieri mia figlia e altre gestanti al padiglione 8 dell’ospedale di Livorno.

Mia figlia si trova al nono mese di gravidanza e, come da prassi, si è recata al reparto di Ostetricia per fare gli esami finali, quale tracciato ed ecografia del liquido amniotico. L’appuntamento era fissato per le ore 10.30 e noi puntualissime ci siamo recate in reparto. Dopo un ora d’attesa mia figlia ha fatto il tracciato, poi l’ostetrica di turno le ha detto di aspettare in sala d’attesa l’arrivo del medico che avrebbe eseguito il secondo esame.

Insieme a mia figlia c’erano altre due ragazze, tutte e tre erano alla fine della loro gravidanza. In sala d’attesa poi si trovavano anche altre gestanti in aspettativa del medico per vari esami, quali morfologica ed ecografia, esami di prassi, ma alcune di loro erano lì dalle 8.30 del mattino.

Ebbene dalle ore 11.30 (ora in cui mia figlia ha effettuato il primo esame) abbiamo aspettato … Alle 13.00 ancora nulla e mia figlia incomincia ad accusare i primi malori, causati sia dallo stress per la lunga attesa, sia dal fatto che era dalla mattina che non mangiava.

Chiedo spiegASL 6azioni alle infermiere, che mi riferiscono che il medico è uno solo e deve fare spola tra ostetricia e ginecologia dove nel frattempo si era verificato il caos, per 4 cesarei e 6 parti naturali. Un medico per 2 reparti? Si mi rispondono, perché nel reparto di ostetricia non è previsto.

Allora domando come mai le ecografie vengano eseguite (e solo un medico specialista è autorizzato ad effettuarle!) in un reparto dove non è previsto. L’infermiera allarga le braccia senza rispondermi.

Alle 14.00 ancora nulla, mia figlia comincia a stare male e a quel punto scoppia il caos. Mio genero spazientito e preoccupato chiede energicamente spiegazioni e anche altri parenti delle gestanti cominciano ad alterarsi. Ostetriche, familiari e d infermieri cominciano a discutere animatamente, ma la situazione non si sblocca…il medico non si trova!

A quel punto mi rivolgo alla capo sala (presumo) con un ultimatum: se entro 20 minuti il medico non si fosse presentato avrei chiamato le forze dell’ordine. Si fa silenzio e le infermiere mi promettono di fare il possibile. Alle 14.30 arriva finalmente un medico e incomincia a fare i primi esami. Alle 15 usciamo dal reparto.

Ecco cosa hanno prodotto i tagli alla sanità, un medico per due reparti? Vorrei che, con questa mia testimonianza, si potesse conoscere una situazione sanitaria davvero al collasso….

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