21agosto 2014
In questi 50 anni si è detto di tutto sulla figura di Palmiro Togliatti ma una verità è inconfutabile e quanti intellettualmente onesti non possono non essere essere concordi nel sostenere che, è stato il determinante fondatore della libera e democratica Carta Costituzionale del Paese.
Una Costituzioni fra le migliori del mondo, ma spesso inapplicata, se non addirittura tradita, proprio da governi che si definivano e che si definiscono liberali e democratici, con l’obbiettivo occulto di azzerare le conquiste sociali e di civiltà dei lavoratori e più in generale delle classi sociali più deboli.
Conquiste acquisite certamente con anni di lotte ma, anche grazie a quella Carta Costituzionale voluta proprio dal Comunista italiano, Palmiro Togliatti
Questo il commento di Paolo Ferrero:
“Cade oggi il 50° anniversario della morte di Palmiro Togliatti. Lo ricordiamo innanzitutto come dirigente comunista che a partire dalla lezione di Gramsci ha dato un contributo fondamentale affinché il PCI diventasse il più grande partito comunista dell’occidente. Togliatti negli ultimi anni ha subito un vero e proprio linciaggio mediatico: il cinquantesimo anniversario della sua morte dovrebbe essere l’occasione per riconoscere l’enorme contributo di Togliatti alla costruzione della democrazia in in Italia e alla conquista di diritti per i lavoratori e per i più deboli in generale. Senza Togliatti e senza il PCI questo Paese sarebbe stato molto ma molto peggio”.