17agosto 2014 da: https://www.facebook.com/n/?giuliettochiesa
Mi chiedono di commentare l’articolo che Alessandro Di Battista ha pubblicato sul blog di Grillo, intitolato, “ISIS, che fare”.
Che dire? Abbastanza sconsolante. Dice alcune cose ovvie e molte cose sbagliate e approssimative. Non si accorge che in Ucraina c’è l’offensiva americana contro la Russia. Soprattutto, analizza la crisi in e attorno all’Irak con una ingenuità disarmante. L’apparizione dell’ISIS, secondo lui, sarebbe dovuta a esigenze che hanno “una loro logica”.
Di Battista non si chiede chi ha tirato fuori gli alcuni miliardi di dollari che sono serviti per costruire quell’esercito. Non sospetta che Al Baghdadi è un agente dei servizi segreti americani. Che è sostenuto dall’Arabia Saudita, dal Qatar e da Israele (questo si vede meno chiaramente, è ovvio), ma sarebbe sufficiente fare due più due e, sono sicuro, che ne verrebbe fuori il quattro. Israele e l’Arabia Saudita sono i nemici mortali di Teheran. La “rivoluzione” dell’ISIS non è che l’alleanza dei neocon americani, con Israele e Riyadh.
Suggerisco a Di Battista di leggersi con calma l’ultimo articolo di Paul Craig Roberts.
