Livorno Democratica chi?
15febbario 2015 da gruppo Consiliare M5S
Leggiamo una nota di Livorno Democratica, su questioni legate alle ultime vicende dei tagli al sociale, accostandoli ai rimborsi degli assessori con possibili denunce riamaste sulla penna del relatore, di riduzioni del 10 % devoluti ad una associazione legata al movimento cinque stelle e, infine di affidi diretti a cooperative e a progetti sociali legati sempre al mondo dei 5 stelle.
Tutto falso!
Si parla di azzeramento delle social card, ma in realtà, grazie ai cambiamenti di strategie e ricerca di fondi le card sono state ripristinate, portandole al valore iniziale cercando di incrementarle sempre di più nei periodi a seguire e allargando la platea degli aventi diritto migliorando il servizio. Ma quello che ci lascia perplesso sono gli accostamenti con i rimborsi che, a detta del relatore, sono illegittimi da poter coinvolgere la corte dei conti e ampliamente compensanti sulla copertura mancante.
Per la minaccia di denuncia mai fatta alla Corte dei Conti, invitiamo a risparmiare tempo e denaro viste le già frequenti deliberazioni come la n°10/2012/PAR, che spiegano ampliamente la fattibilità della materia.
Nel pot-pourri delle accuse, viene tirato in ballo l’associazione RESET, senza conoscere la natura reale di questa società onlus, dove avrebbe il solo compito di gestire un conto corrente in tutta trasparenza.
Alcuni amministratori del Comune, pur non obbligati da nessuna legge, attualmente devolvono volontariamente il loro 10%, cifre che vengono rendicontate; la trasparenza che non è una abitudine nei partiti, si vede leggendo gli articoli che riporta i dati del conto corrente pubblicizzato sul Tirreno.
Quanti altri Conti Correnti di partiti abbiamo mai visto? Quali scopi hanno i soldi versati a questi partiti? Il nostro sarà sul sociale, quello di loro non lo sappiamo.
Da un argomento all’altro si passa allo spoling system della riorganizzazione dei servizi, accusando l’assessore di aver tolto servizi diretti alle associazioni spostandole ad altre in maniera diretta e partitica.
Tutto falso in quanto la prima associazione nominata, è una cooperativa sociale che ha avuto un incarico provvisorio sperimentale di tre mesi, dopodiché ci sarà un bando aperto a chiunque.
L’emporio solidale ” Livorno per tutti”, invece viene accostata al mondo del M5S solo perché è stata aperta da alcuni attivisti. Precisiamo che l’associazione in questione è una onlus non legata ai movimenti e ai partiti, ma è una libera società dedita al sociale senza lucro, un modo di fare carità, per la nostra Città.
Non più il solito pacco ma una vera e propria spesa, un sistema che già esiste in diverse città italiane.
Non confondiamo il sociale con gli interessi dei partiti che poi sconfinano come avvenuto a Roma.
Quindi precisiamo che NESSUN documento, ufficioso o ufficiale del Comune avvicina “l’emporio solidale” a una collaborazione diretta, ma esistono solo incontri per far conoscere l’associazione al Comune per poi divulgarlo alla cittadinanza. Nessuna agevolazione avrà rispetto ad altre associazioni regolarmente iscritte, facendoli partecipare ai bandi di assegnazione dei fondi come altri. Forse sarà l’occasione di dare alla città un nuovo volto, delle nuove opportunità sociali, ma tutte in trasparenza.