Il lavoro che uccide: 13 colpi di pistola al caporeparto di una cartiera in Lucchesia

L’omicida confessa, “dissidi sul posto di lavoro”

7aprile 2015 di admin

poliziaMassimo Donatini 43enne ha ucciso il caporeparto della cartiera dove lavorava a Porcari di Lucca, poi si è consegnato reo confesso alla stazione dei Carabinieri di Lucca per consegnare l’arma del delitto. Attualmente si trova in stato di fermo in caserma, in attesa dell’interrogatorio da parte del magistrato. Tra le ipotesi, sulla motivazione scatenante di un gesto così estremo, non viene sottovalutata neanche quella che esistesse la paura di poter essere licenziato.

L’omicidio si è verificato stamattina verso le ore7, si tratta di un dipendente apparso in preda da stato di esasperazione, per motivi ancora in fase di accertamento, con determinazione ha freddato con 13 colpi di pistola il suo caporeparto, usando una calibro 9×21 appartenente al padre. La vittima è Francesco Sodini 52enne, responsabile del settore caldaie negli stabilimenti di Diecimo e Porcari delle cartiere del gruppo Lucart, la tragedia è avvenuta sotto la sua abitazione alla presenza della moglie.

lavoroLa cartiere di Porcari da lavoro a centinaia di dipendenti e nell’insieme il gruppo Lucart ha più di mille lavoratori. Nonostante la crisi in atto in Italia, gli stabilimenti Lucart non sembrano mostrare condizioni di sofferenza, al 31 marzo scorso si è chiusa una procedura di mobilità che ha interessato una sessantina di persone nei tre stabilimenti, di fatto quello della carta resta un settore che tiene e che non ha cali di domande.

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