Corso di geografia economico/politica Promosso da Libera Università Popolare e Associazione Ita- Nica Martedì 28 aprile ore 17,30 presso ex distretto Via Ernesto Rossi, 46 Livorno
27aprile 2015 da Mauro Rubichi
Raùl Della Cecca, direttore della rivista “el Moncada”, terrà una conferenza dal titolo: “Il re del nord America è nudo, Cuba: dalla resistenza alla vittoria tramite la coerenza”
Saranno trattati i seguenti temi:
– Presentazione: l’Associazione, El Moncada, perché l’appoggio costante nel tempo a Cuba
– La situazione geopolitica mondiale in evoluzione, il punto su quella latinoamericana con uno sguardo al passato delle dittature. La lungimiranza di Fidel e del Che nel prevedere “el Plan Condor”- il tentativo di contrastarlo e il sacrificio del Che. I Chicago Boys e il neoliberismo delle multinazionali che ha condizionato il mondo fino ad oggi.
– Il Colonialismo Culturale e il Terrorismo dell’Informazione. Il significato dei termini: diritti umani, dissidenti, regimi…Diritto a salute, istruzione, alimentazione, lavoro, casa; i veri diritti umani in contrapposizione a quelli mediatici.
– Il 77% dei cubani è nato dopo la Rivoluzione: quindi nessuna paura per il suo proseguimento, il DOPO FIDEL è già avanti nel tempo. Il Caso dei Cinque, la similitudine con la storia di Cuba, il grimaldello per l’uscita dallo stallo storico tra Cuba e Stati Uniti.
– Il ruolo della Solidarietà internazionale con Cuba nella fase delle trattative “riservate” tra Cuba e Stati Uniti. La personale esperienza e la comprensione dei ruoli delle parti, con il pragmatismo statunitense e la coerenza cubana. Gli incontri con personalità e le domande rivolteci al Congresso degli Stati uniti.
– L’impossibilità per gli USA di non approdare ad un percorso di pace formale con Cuba. Il parallelo con la situazione Iraniana. La posizione USA mai puntata su una sola pedina ma su tutte quelle in campo. I conflitti per procura e il nuovo ordine post guerra fredda. BRICS, fine dell’egemonia del dollaro, investimenti cinesi in America Latina. Il Canale del Nicaragua e il futuro logistico del Puerto Mariel.
Un “nuovo mondo migliore” è di fatto possibile date le esperienze in corso. Il passo più difficile è riaffermare il credo della speranza, sradicato dalla Comunicazione del potere. Se non credi che sia possibile, mai lotterai per raggiungerla. Diceva il Che che la battaglia persa è quella che non si combatte. Il potere lo ha capito bene e ha sradicato alla base lo stimolo a ribellarsi. Per fortuna Marx aveva anticipato 150 anni fa che la Mondializzazione del Capitalismo, diremmo ora la Globalizzazione, è l’inizio della fine del sistema sociale più iniquo e deprecabile della storia.
Vedremo questo nel museo degli Orrori del Capitalismo, se vorremo incominciare a costruirlo.Per farlo però è necessario uscire dalla logica della sinistra eurocentrica che ha di fatto sostenuto il potere del Capitalismo delle Multinazionali.