Immigrazione, la storia del giovane Hussein: tra guerra, grave patologia e le vie dell’assurdo

Fawziya Farai madre di HusseinDisabile iracheno non può rientrare in Italia, la madre si appella al Papa. Interrogazione al Ministro degli esteri per sapere i motivi del mancato visto e per sollecitarne la risoluzione positiva

21luglio 201Marisa Nicchi sel5 da Marisa Nicchi, Sinistra Ecologia e Libertà

Giovane disabile al 100%, concesso il visto per il ricongiungimento familiare ma non per il padre accompagnatore. Interrogazione al Ministro degli esteri dell’On. (SeL) per sapere i motivi del mancato visto e per sollecitarne la risoluzione positiva. Vive nell’Iraq martoriato dalla guerra, è disabile e non può raggiungere la madre e il fratello che vivono regolarmente in Italia.

disabileQuesta la drammatica condizione di Hussein, invalido al 100%. Che ha ottenuto dall’ambasciata italiana il nulla osta per l’ingresso nel nostro Paese per ricongiungersi alla madre, ma non al padre in quanto suo tutore. “E’ inspiegabile – dice Fawziya Farai, la madre di Hussein – Mio figlio è invalido al 100%, ha una disabilità mentale e non può arrivare in Italia da solo, è necessario che sia accompagnato da suo padre, ovvero la persona che lo cura da sempre”. Per questo Fawziya si appella all’umanità del Governo italiano e chiede l’intervento di Papa Francesco. Fawziya Farai, la madre di Hussein.

Interrogazione a risposta scritta al Ministro degli esteri. Per sapere, premesso che:

  • si apprende da fonti giornalistiche (Redattore Sociale 17.04.2015) che il Signor Hussein, invalido al 100% attualmente vive nell’Iraq martoriato dalla guerra, è disabile e non può raggiungere la madre e il fratello che vivono regolarmente in Italia;
  • il Signor Hussein ha ottenuto dall’ambasciata italiana il nulla osta per l’ingresso nel nostro paese per ricongiungersi alla madre, ma questo beneficio non spetta inspiegabilmente al padre, nonché suo tutore;
  • il Signor Hussein ha una disabilità mentale e non può arrivare in Italia da solo, è necessario che sia accompagnato da suo padre, ovvero la persona che lo cura da sempre;
  • la famiglia del Signor Hussein (padre, madre e cinque figli) erano immigrati in Italia nel 1992, dopo due anni di guerra nel golfo persico. La madre Signora Fawziya aveva scelto di emigrare, oltre che per scappare dai bombardamenti, anche per curare l’altro suo figlio Musa, affetto dalla Rosai Dorfamn, una grave malattia rara che lo ha reso cieco, sordo e paralizzato, probabilmente causata dall’uranio impoverito utilizzato nelle bombe in Iraq. La situazione del Signor Musa, nonostante le cure ricevute in Italia, è peggiorata e i medici non possono far altro che alleviare la sofferenza attraverso le cure palliative;
  • nel 2008 il Signor Mustapha, il terzo figlio maschio di 19 anni, è stato travolto fatalmente da un auto mentre stava andando a lavoro in motorino, a Firenze. Il dramma ha rischiato di spaccare la famiglia già provata, il Signor Khadim, marito di Fawziya, è rientrato in Iraq dopo la caduta di Saddam Hussein per riacquistare i propri diritti civili che erano venuti meno a causa delle percussioni da parte del regime. Per non gravare ulteriormente sulla moglie che rimaneva sola con Musa, si è portato dietro Hussein;
  • La Signora Fawziya ha continua a lavorare a Firenze e ad assistere il figlio Musa malato, che riesce a comunicare soltanto attraverso l’utilizzo delle mani. Non si arrende, nonostante una vita di sventure, tra guerre e drammi familiari. Vive in una casa popolare nella periferia della città. Oggi, dopo una vita sconvolta da traumi indicibili, la Signora Fawziya vorrebbe soltanto una parvenza di serenità e vorrebbe soprattutto avere la possibilità che Hussein, il figlio invalido che vive in Iraq col padre, possa riabbracciare il fratello Musa;
  • la situazione in Iraq è sempre più difficile a causa dell’ Isis ed il Signor Khadim teme per la propria vita e per quella del figlio;
  • la Signora Fawziya ha scritto ripetutamente all’ambasciata italiana, che però continua a negare il visto d’ingresso al marito Khadim;
  • la Caritas di Firenze, sta aiutando la Signora Fawziya nella sua battaglia e ha messo a disposizione una struttura residenziale per accogliere il Signor Hussein e suo padre:-

Si chiede al Ministro degli esteri di sapere le ragioni del diniego del visto al Signor Khadim padre e tutore del Signor Hussein, si chiede se il Governo non possa intervenire per sbloccare la situazione nel più breve tempo possibile.

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