“Incatenarsi per non rassegnarsi”, l’agenda. Il 16 giugno con Annalisa Tonarelli autrice del saggio “Piombino: il lento declino di una città industriale”

Continua il presidio di resistenza “Incatenarsi per non rassegnarsi”, organizzato dalla associazione Coordinamento Art.1 – Camping CIG:

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14giugno 2017 da Coordinamento Art.1-Camping CIG, Piombino

“Debole con i forti, forte con i deboli, questa è la concezione della democrazia secondo il potere politico locale. Come è ormai noto, i lavoratori ed i cittadini del Coordinamento Art. 1 – Camping CIG hanno organizzato questa settimana un presidio in Piazza Cappelletti, nel quale alcuni di noi si sono incatenati alle grate che sono state piazzate durante il “restauro” del Rivellino. Il nostro obiettivo, dichiarato in tutte le occasioni, è la difesa del posto di lavoro per i lavoratori degli impianti siderurgici e dell’indotto”.

  • “Oggi, mercoledì 14 giugno 2017, mancano esattamente 16 giorni alla scadenza del periodo di tutela previsto dalla legge Marzano.
  • Oggi, mercoledì 14 giugno, la Giunta Comunale, attraverso la Polizia Municipale, ci ha contestato inadempienze amministrative con una pignoleria sorprendente, visti l’ elasticità dimostrata in vari precedenti episodi e vista soprattutto la drammatica situazione che è alla base della nostra mobilitazione e le motivazioni sociali che ci hanno spinto, che dovrebbero stare molto a cuore a chi rappresenta la città”.

“La protesta dei lavoratori “non è conforme a quanto concesso? E quanto è conforme alla Costituzione italiana il probabile imminente licenziamento di centinaia di lavoratori? Qualcuno non gradisce le nostre iniziative “fuori linea” rispetto alla accondiscendenza della Amministrazione? La quale ha colpevolmente regalato a Rebrab il Quagliodromo e il tracciato irresponsabile della 398 sotto le finestre del Cotone Poggetto. Da che parte sta l’ amministrazione? Con “l’ uomo dell’ anno” Rebrab che ha preso in giro i Piombinesi? Con un Governo immobilista che ci ha portato sull’ orlo del baratro consentendo a Rebrab di puntare sul ricatto occupazionale? O sta, come dovrebbe, con i lavoratori in lotta per il lavoro e per il futuro della città?”

Con questo presidio ci siamo posti l’obiettivo di spingere il governo a concretizzare gli impegni assunti. Non ci faremo sviare da una sterile contestazione sul mancato rispetto di regole valide, forse, per situazioni normali, ma che non possono valere in una situazione eccezionale e di emergenza quale quella in cui è precipitata la Citta’, anche a causa dei “sedativi” largamente distribuiti dalla Giunta in carica. Pertanto rispetteremo fino in fondo il programma e le forme di iniziative che ci siamo dati, a cominciare dall’incatenamento al Rivellino.

“Ci rivolgiamo a lavoratori, cittadini, forze sociali politiche e associative, a tutti i democratici invitandoli a incatenarsi con noi, per respingere quello che appare come un tentativo di intimidazione maldestramente celato sotto forma di zelo burocratico”.

Presenti all’iniziativa un folto gruppo di lavoratori e cittadini, che hanno avuto modo di esprimere l’estrema preoccupazione per la situazione di stallo creatasi a pochi giorni dalla scadenza del periodo di sorveglianza del Governo sull’operato dell’ azienda Aferpi, largamente inadempiente rispetto ai programmi sottoscritti con le istituzioni e i sindacati nel 2015. Quattro lavoratori incatenati alle inferiate del “Rivellino”, intervistati da Rai TG3, hanno rivendicato il rispetto degli accordi sottoscritti, la continuità produttiva, l’ acciaio “pulito”, la proroga della legge Marzano, gli ammortizzatori sociali anche per l’ indotto, l’ accelerazione su bonifiche e infrastrutture, lo sviluppo diversificato di Piombino. Il presidio continuerà a tempo indeterminato e si svilupperà con iniziative di coinvolgimento della cittadinanza, in piazza Cappelletti (o al chiuso in caso di maltempo) come appresso specificato.

“Con o senza l’algerino, vogliamo un futuro per Piombino”; “Bonifiche acciaio diritti lavoro”; “Non possiamo più aspettare: sciopero, sciopero generale”, di tutte le categorie, si capisce. Questi gli slogan ripetuti dal Camping CIG nel corso dell’iniziativa sindacale di martedì 13 a Fiorentina, dove il gruppo era presente con striscioni bandiere e megafono.

L’agenda delle iniziative:

  • Lunedi’ 12/6 ore 21:00 assemblea pubblica sul tema: “Piombino, conto alla rovescia!”; sono invitate associazioni, forze politiche, Rsu delle fabbriche e dell’ indotto piombinesi.
  • Martedi’ 13/6 ore 17:30 si parla “Bonifiche e diversificazione”.
  • Mercoledi’ 14/6 ore 17:30 e ore 21:00 incontro pubblico per il costituendo Coordinamento Nazionale dei lavoratori della siderurgia. In vista della costruzione di un coordinamento nazionale dei lavoratori siderurgici. L’idea è quella di approfondire insieme le comuni, drammatiche questioni dell’occupazione di Piombino Taranto Genova eccetera, nel quadro di una politica industriale degna di questo nome e insieme costruisca mobilitazione.
  • Giovedi’ 15/6 ore 21:00 l’ ing. L. Mezzacapo illustra la sua proposta di “piano B” per la siderurgia a Piombino.
  • Venerdi’ 16/6 ore 17:30 Annalisa Tonarelli, sociologa del lavoro, illustra la sua ricerca su “Piombino, il lento declino di una città industriale.” Dalle ore 21:00 musica con “I sonatori della Boscaglia”.

Il 16 giugno, alle 17.30, in piazza Cappelletti, conversazione con *Annalisa Tonarelli (Università di Firenze), autrice del saggio Piombino: il lento declino di una città industriale (rivista Meridiana, n. 85). Il saggio analizza le vicende della città e delle “sue” acciaierie, con particolare riferimento agli anni più recenti e ai problemi della gestione Cevital-Aferpi, drammaticamente attuali. L’incontro pubblico è organizzato dalle associazioni Coordinamento.

*Annalisa Tonarelli, dopo il dottorato in Sociologia e ricerca sociale all’Università di Trento, ha collaborato con numerosi istituti di ricerca locali e nazionali occupan- dosi di mercato del lavoro, genere e inclusione sociale; ha insegnato come docente a contratto presso l’Università di Firenze diventando, successivamente, ricercatore in Sociologia dei processi economici e del lavoro al Dipartimento di Scienze politiche e sociali. Sui temi trattati in questo volume ha recentemente pubblicato: Trasformazioni dell’esperienza operaia, tra regolazione formale e informale. Il caso della siderurgia a Piombino, in «Sociologia del lavoro», 139, 2015.

Potranno svolgersi ulteriori iniziative che saranno pubblicizzate di volta in volta.

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