
23agosto 2017 da Marco Ceccarini, Piombino
La Regione Toscana prosegue il proprio impegno e la pressione sul Ministero del Lavoro e sull’Inps nazionale per ottenere lo sblocco delle misure a sostegno del reddito, insieme a misure di politiche attive, a favore dei lavoratori toscani rimasti privi di ammortizzatori sociali, tra cui quelli dell’indotto ex Lucchini, con la prospettiva di reinserirli nel mondo del lavoro.
La Regione già da marzo ha deliberato, con propri atti, in questa direzione, destinando i residui a disposizione della cassa integrazione in deroga per gli anni 2014, 2015 e 2016, circa 30 milioni, al piano integrato per l’occupazione. Ad oggi, tuttavia, non si è potuto avviare questo progetto perché non sono ancora terminate le procedura nazionali, tra le quali l’invio da parte dell’Inps e la successiva firma della relativa convenzione di attuazione. Il consigliere del presidente Enrico Rossi per le politiche dell’occupazione, Gianfranco Simoncini, rispondendo questa mattina, mercoledì 23 agosto, al forte sollecito del sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, ha fatto sapere che anche nei giorni attorno a Ferragosto è proseguito il contatto col Ministero del Lavoro per sbloccare la situazione. Il Ministero del Lavoro, negli ultimi contatti, ha informato di aver sollecitato in via formale l’istituto di previdenza sociale alla chiusura della procedura. La Regione, dunque, ha ribadito al Comune di Piombino la volontà di proseguire sul proprio impegno.