Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, ha ricevuto da parte di Medicina Democratica la richiesta di un referto epidemiologico, basato sui dati di mortalità, ricoveri ospedalieri e farmaci assunti dai livornesi.
5gennaio 2014 da Gruppo Salute e Direttivo Buongiorno Livorno
Dati già presenti nei computer dell’ASL e disponibili a costo zero, che fornirebbe delle informazioni fondamentali sullo stato di salute della popolazione.
È opportuno ricordare che il territorio di Livorno è particolarmente minacciato dal punto di vista ambientale ed infatti include delle aree denominate SIN (Sito di Interesse Nazionale) che necessitano di interventi di bonifica. Abbiamo inoltre percentuali di mortalità per tumore degne dei primi posti in classifica a livello nazionale.
Lo studio SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) del 2012 delineava un quadro di percentuali e patologie decisamente preoccupante, specialmente nei quartieri più industrializzati della città, quelli a nord-est, in prossimità della raffineria e degli inceneritori, concludendo a proposito dell’area Livorno-Collesalvetti che: “La mortalità per tutte le cause e per tutti i tumori è risultata in eccesso in entrambi i generi” (cioè sia tra gli uomini che tra le donne).
Nonostante questa situazione, il sindaco ha risposto con notevole ritardo alla richiesta di Medicina Democratica e solo dopo sollecitazione da parte del Difensore civico regionale. http://www.pisorno.it/wp-admin/post.php?post=30194&action=edit
Questo ritardo e, in generale, l’aver trascurato il problema, appaiono ancora più gravi considerato che il tema della salute è stato uno di quelli rilanciati con più evidenza dal Movimento Cinque Stelle in campagna elettorale. Inoltre la risposta di Nogarin consiste semplicemente in un comunicato fondamentalmente interlocutorio dove si prende tempo e si scaricano sull’ASL alcune responsabilità. Responsabilità che però la legge assegna al sindaco stesso! Infatti, ai sensi della legge di riforma sanitaria (art. 13, comma 2 della legge n. 833/1978) è proprio il sindaco il primo responsabile della salute della popolazione amministrata. Da notare che altre amministrazioni, come il Comune di Cecina, si sono mosse con maggiore sollecitudine fornendo un positivo riscontro alla richiesta, pur attingendo anch’esse ai dati in possesso della Azienda Sanitaria.
BuongiornoLivorno spera quindi che i propositi di buona volontà espressi nel comunicato del sindaco vengano presto messi in atto e che nell’arco delle scadenze di legge i dati richiesti siano messi a disposizione della popolazione. Non andrebbe neanche escluso a questo fine un maggior coinvolgimento dei vertici dell’ASL nell’ambito dei lavori dell’apposita commissione consiliare.
Ma le richieste che BL avanza non si limitano a tali dati. Infatti, occorre aggiungere che, nonostante il territorio livornese produca gran parte del fabbisogno energetico regionale, con accertate conseguenze per l’ambiente e per la salute degli abitanti, Livorno non risulta accreditata all’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM), che raccoglie dati a livello nazionale con scopi scientifici di intervento e prevenzione.
Pertanto, vista la situazione particolarmente sensibile della nostra area, BL ritiene che sia assolutamente necessario, benché non a costo zero, che il Comune di Livorno si attivi quanto prima e faccia il possibile, in concorso con la ASL e la Regione Toscana, per richiedere un’indagine epidemiologica seria, come sollecitato più volte anche da Vertenza Livorno, allo scopo di individuare i fattori di rischio cui è dovuto l’eccesso di mortalità osservato nello studio SENTIERI e, allo stesso tempo, per inserire anche Livorno nell’AIRTUM.
