Inti-Illimani con Giulio Wilson alla Tuscany Hall – Report e photogallery

Bellissimo doppio concerto a Firenze organizzato col contributo di Amnesty International

17 Marzo 2022, di Michele Faliani

Che bello tornare in un tempio della musica come la Tuscany Hall e vederla nuovamente stracolma di gente come nel periodo pre-pandemia. E che bello il concerto (doppio, per la verità) a cui abbiamo assistito. Gli headliners della serata sono stati i gloriosi Inti-Illimani, la celeberrima band cilena che da oltre 50 anni porta in giro per il mondo il suo messaggio di pace, uguaglianza e solidarietà che in parecchi, purtroppo, proprio non vogliono comprendere; ma giacché in tempi recenti i fratelli Coulón hanno collaborato con il cantautore fiorentino Giulio Wilson nel brano “Vale la pena”, ad aprire la serata è stato proprio Wilson con la sua band, nella quale figura il chitarrista della Bandabardò Finaz. Poco più di 20 minuti di set, suddiviso in 6 canzoni, dalla poetica “I gatti di magritte” alla sognante “L’albero sognante” passando per il commovente ricordo dell’immenso Pier Paolo Pasolini. Un mini-concerto davvero bello ed emozionante, che sarà opportuno riascoltare in futuro in versione ‘estesa’.

Alle 22 meno qualcosa fanno invece ingresso gli Inti-Illimani, della cui formazione originale rimangono solo Jorge e Marcel Coulón, a cui si aggiungono Efrén Viera (voce/clarinetto/percussioni), Daniel Cantillana (voce/chitarra/violino), Manuel Meriño (direzione/voce/chitarra), Christian González (voce/chitarra/flauto), Juan Flores (voce/charango/cajón/quena/zampoña) e César Jara (voce/chitarra), ormai nel combo da più di 20 anni. “Siamo già stati qui nel 1982, è un onore tornare” dice Jorge visibilmente emozionato. Poi, tra un piccolo problema tecnico e l’altro, risolti in tempo record dallo staff tecnico, il concerto fila via dritto tra una perla e l’altra, con i suoni tipici della tradizione andina e le loro classiche ed inconfondibili voci. Spettacolare “La malagueña”, da brividi “El pueblo unido”, delizioso l’omaggio alla canzone italiana con una superba versione di “Buonanotte fiorellino” di De Gregori, bellissima “Vale la pena” eseguita con Giulio Wilson, trascinante la conclusiva “La fiesta de San Benito” con tutto il pubblico in piedi a ballare.

Una serata davvero riuscita, fatta di musica, parole, condivisione e danze. Tutte cose che hanno reso una fredda serata di marzo con una guerra a poche centinaia di chilometri di distanza una serata da ricordare a lungo.

Grazie a Imarts e a bitconcerti per la consueta ospitalità.

La scaletta del set di Giulio Wilson:

  1. I gatti di Magritte
  2. Fido
  3. Pasolini
  4. Mia bella ciao
  5. Finale all’italiana
  6. L’albero sognante

La scaletta del concerto degli Inti-Illimani:

  1. América novia mía (Patricio Manns cover)
  2. Rondombe
  3. Lo que más quiero (Violeta Parra cover)
  4. El surco (Chabuca Granda cover
  5. A la caza del ñandú
  6. La malagueña (Los Folkloristas cover)
  7. Rin del angelito (Violeta Parra cover)
  8. Señora chichera
  9. La calle de la desilusión
  10. El arado (Víctor Jara cover)
  11. El aparecido (Víctor Jara cover)
  12. El pueblo unido jamás será vencido (Quilapayún cover)
  13. Buonanotte fiorellino (Francesco De Gregori cover)
  14. Canna austina (Roberto De Simone cover)
  15. Vale la pena (with Giulio Wilson)
  16. Samba Lando
  17. Sobre tu playa
    Encore:
  18. La fiesta de San Benito

La photogallery del set di Giulio Wilson:

La photogallery del concerto degli Inti-Illimani

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