La “Drass Galeazzi” di Livorno continua ad essere al centro di un botte e risposte tra Nogarin e l’assessore regionale Simoncini

Drass Galeazzi 531_arossi-e-nogarin..Riguardo alla vicenda della Drass Galeazzi di Livorno, con a rischio oltre 100 posti di lavoro, Nogarin scrive a Rossi:

lettera aperta del sindaco Nogarin al Presidente della regione Rossi.

La Regione risponde al sindaco di Livorno e Nograrin replica.

20marzo 2015 di admin

Questa la risposta data dall’assessore alle attività produttive Simoncini:

Simoncini e rossi“eravamo informati in particolare sul contenzioso aperto tra l’Azienda e il Comune di Livorno. Si tratta di problemi che hanno attinenza a scelte e interventi urbanistici e infrastrutturali di carattere locale che riguardano direttamente, come risulta bene dalla tua lettera, il Comune di Livorno- sottolinea ancora l’assessore-.

Da parte sua la Regione Toscana, in relazione alla grave situazione economica dell’area livornese, ha in queste settimane, impegnato importanti risorse del bilancio regionale sia con delibere già esecutive che con atti che saranno approvati definitivamente nella prossima seduta del Consiglio Regionale”.

Nella sua lettera, Simoncini fa diretto riferimento all’impegno a contrarre un mutuo di 200 mln di euro per la realizzazione della Darsena Europa; lo stanziamento di 10 mln per sostenere il piano di Progetti di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI) dell’area di crisi; e i 5 mln di contributo nell’acquisto di aree dismesse per la realizzazione di un polo tecnologico-incubatore di imprese. “A queste risorse si aggiungeranno quelle che saranno stanziate per dare attuazione al protocollo recentemente firmato di comune intesa il 12 marzo scorso. Inoltre – continua l’assessore alle attività produttive – ricordo che il riconoscimento dello stato di crisi regionale ha sancito che da ora in poi in tutti i bandi regionali sarà previsto una riserva di risorse o l’attribuzione di un punteggio premiale per l’area livornese. Vi è quindi un impegno molto chiaro e forte da parte della Regione Toscana per il rilancio dello sviluppo dell’area livornese”.

drassQuanto alla vicenda Drass Galeazzi e al finanziamento di “un’infrastruttura pubblica” di livello comunale, che in quanto tale non potrebbe rientrare nelle misure previste dall’area di crisi complessa, la Giunta Regionale valuterà “a fronte di un significativo e prevalente impegno finanziario da parte del Comune di Livorno se esistono i presupposti e le risorse finanziarie per contribuire” è la conclusione di Simoncini.

Il Comune non ha possibilità di intervenire finanziariamente su infrastrutture simili. Questa la risposta del sindaco alle affermazioni dell’assessore:

nogarin“Caro Gianfranco,

mi spiace comunicarti come la tua risposta sia deludente, e non solamente per la città di Livorno.
La Regione Toscana ha il triste primato di ospitare ormai tre aree di crisi complessa tra Massa, Piombino ed ultima Livorno; tristemente tutte e tre localizzate sull’area della costa toscana.
Solamente un caso?

sblocca-italiaNel Decreto Sblocca Italia dello scorso anno, relativamente agli interventi nella nostra regione, non c’era traccia di salmastro: si era infatti puntato sulla pista della Peretola (mentre si cedevano le quote SAT del Galilei a privati), sul potenziamento del sistema tramviario fiorentino ed infine sul tracciato ferroviario Lucca – Pistoia.

Nelle prime riunioni dell’accordo di crisi complessa, alle richieste del Presidente Rossi di inserire la trasformazione del corridoio tirrenico in autostrada, replicai che serviva semmai maggiore attenzione, da parte di RFI e del governo, perché la linea Livorno-Grosseto-Civitavecchia non perdesse ulteriori corse, passeggeri e volumi di traffico.
Da anni Governo e Regione hanno puntato sulla dorsale appenninica Milano-Firenze-Roma; ne è la prova l’eliminazione di tutti gli intercity e di molte frecce bianche dalla tratta costiera.

Scelte che contribuiscono a rendere, sempre di più, la costa tirrenica zona depressa.

livorno scavalco ferroviario tra Porto di Livorno e Interporto di Guasticce1RFI sta procedendo ad eliminare i passaggio a livello cittadini per ridurre i costi di percorrenza e mettere in sicurezza in centri abitati; la realizzazione del sottopasso, che non è quindi un’infrastruttura comunale, ha portato a questa vertenza tra Drass Galeazzi e Rete Ferroviaria Italiana (alla quale il Comune di Livorno è estraneo).
Di sicuro avere deciso di declassare la linea ferroviaria di costa in una tratta di serie B non agevola certo gli investimenti di questo genere.

Trovo infine paradossale come troppo spesso le Istituzioni intervengano, nelle situazioni di crisi, quando siamo giunti al capezzale dell’azienda, quasi ad usare il defibrillatore quando il morto è ormai nella bara.
Drass Galeazzi è una realtà invece viva e vegeta.

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