“La forza dei sogni”, Storia di donne che ci hanno aperto la strada. Mercoledì 5 ottobre 2016, al Centro Donna Livorno

Centro Donna Stella SorgenteMercoledì 5 ottobre 2016, ore 16,30 al “Centro Donna Liliana Paoletti Buti” (Largo Strozzi 3 Livorno), *Maria Rosa Cutrufelli ci parla del suo ultimo romanzo: “Il giudice delle donne” Frassinelli, Milano 2016. Interviene Stella Sorgente, vicesindaco del Comune di Livorno

Image and video hosting by TinyPic2ottobre 2016 da Centro Donna Livorno

Nel 1906 dieci maestre della provincia di Ancona, sostenute da Maria Montessori, chiedono e ottengono l’iscrizione alle liste elettorali per il voto amministrativo nei rispettivi comuni (il voto attivo e passivo era negato alle donne e anche agli uomini di basso censo”… Il voto è interdetto alle donne, agli analfabeti, nonché ai pazzi, ai detenuti in espiazione di pena e agli imprenditori che hanno subito una procedura di fallimento…”). Il procuratore del re fece ricorso alla corte d’appello di Ancona, presieduta da Lodovico Mortara, che confermò la scelta di ammissione delle donne alle liste elettorali. Ma un altro ricorso in Cassazione bocciò il giudizio del tribunale e tutto tornò come prima.

La vicenda, poco nota, come molte altre della storia femminile, è stata recuperata e narrata  da Maria Rosa Cutrufelli. Dice l’autrice:”… il mio ultimo romanzo, “Il giudice delle donne“… ha avuto una lunga gestazione, benché sia nato da una scintilla improvvisa. O meglio, da un incontro fortuito con una storia che mi ha coinvolta immediatamente. Da subito mi è parsa straordinaria, singolare e per certi versi epica: una storia che ‘voleva’ essere raccontata. Che ‘io’ volevo raccontare, su questo non avevo dubbi. ….tutto è cominciato da una targa intravista in un giorno di vacanza. Ero a Senigallia e a un tratto ho notato, sul muro del municipio, questa targa che commemorava le ‘prime elettrici d’Italia’, dieci donne che nel 1906 avevano chiesto il diritto di voto. E che l’avevano ottenuto (anche se solo per un anno, fino all’intervento della Corte di Cassazione). Un episodio sorprendente: com’è possibile, mi chiesi, che dieci donne, dieci maestre di provincia senza esperienza politica, si mettano in testa di combattere una simile battaglia, che affrontino la riprovazione sociale, l’isolamento e, molto probabilmente, anche il malumore familiare per portare avanti un’impresa pressoché disperata. Pensai a come dovevano essersi sentite, ai loro dubbi e alla loro tenacia… Alla forza dei loro sogni, soprattutto.”

Image and video hosting by TinyPicMaria Rosa Cutrufelli racconta il suo romanzo “Il Giudice delle donne”:

“una storia che mi ha coinvolta immediatamente. Da subito mi è parsa straordinaria, singolare e per certi versi epica: una storia che ‘voleva’ essere raccontata. Che ‘io’ volevo raccontare, su questo non avevo dubbi.” Cosa accadde nel 1906 quando dieci maestre marchigiane chiesero l’iscrizione alle liste elettorali. «Insomma questo romanzo è, per l’appunto, un “romanzo”, opera di finzione, e tuttavia è anche un intreccio, una tessitura di storie o di spunti narrativi pescati durante il lavoro di documentazione: gli scrittori, ha detto qualcuno, sono come gazze ladre che rubano tutto ciò che luccica… E la realtà, i fatti, le cose realmente accadute sono molto luccicanti.”

*Maria Rosa Cutrufelli, nata a Messina, cresciuta fra la Sicilia e Firenze, ha studiato a Bologna e, dopo aver viaggiato e vissuto per qualche anno in Africa, ha scelto di fermarsi a Roma.
Dopo gli studi universitari collabora con numerose riviste letterarie e di critica.
I suoi saggi e i suoi romanzi sono tradotti in una ventina di lingue. Fra i romanzi ricordiamo: La donna che visse per un sogno (nella cinquina del Premio Strega, vincitore dei premi Penne, Alghero-Donna, Racalmare-Sciascia), La briganta, Complice il dubbio, D’amore e d’odio (vincitore del Premio Tassoni), I bambini della Ginestra (vincitore del Premio Ultima Frontiera).

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