Il ricatto messo in campo dalla Bce contro il governo di Tsipras è lo stesso ricatto che viene utilizzato contro i popoli europei dalla Spagna all’Italia.
Per queste ragioni la mobilitazione di questi giorni e la manifestazione nazionale a Roma del 14 febbraio non sono solo l’occasione per una doverosa solidarietà ma sono le nostre piazze per fare e organizzare la nostra opposizione popolare all’austerità.
C’è infatti una relazione strettissima tra la giustizia sociale e quella ambientale,tra le privatizzazioni dei servizi essenziali imposti dalla troika e le condizioni di sfruttamento e impoverimento delle risorse umane e ambientali. La piazza del 14 febbraio deve essere anche questo come tante altre cose che vanno dai movimenti per il diritto all ‘abitare ai losco estorti che difendono il proprio posto di lavoro. Una piazza sociale,europea e anche politica.
In queste settimane dopo la vittoria di Tsipras in Grecia si è molto discusso:ma in Italia che facciamo?
Ecco la mobilitazione che è scattata in questi giorni in ogni città italiana contro il ricatto della Bce ci aiuta a capire che non servono scorciatoie politiciste ne rievocazioni di una impossibile autonomia del sociale o della politica. Facciamo crescere questo movimento e la mobilitazione perché dopo il 14 febbraio ci attende la mobilitazione europea di marzo a Francoforte per arrivare al grande appuntamento di Parigi in occasione del vertice sui cambiamenti climatici.