La mortalità a Livorno e Collesalvetti e i ricoveri in ospedale, nei dati ufficiali di ASL 6
6maggio 2015 da Maurizio Marchi, medicina Democratica Livorno
Questo è il titolo dell’ultimo libro scaturito dal gruppo di lavoro di Medicina democratica, coordinato da Maurizio Marchi.
“Ottimo esempio di ‘medicina scalza’ (dal basso) formata da investigatori e custodi del bene comune chiamato ambiente e salute … ne occorrerebbe in ogni quartiere, in ogni città” scrive l’epidemiologo Valerio Gennaro nella sua prefazione al libro, a cui ha concorso con i suoi indispensabili consigli. Ed aggiunge: “Pur composta da molti professionisti seri e capaci, la sanità pubblica non funziona, è autoreferenziale, gestisce enormi affari e non tollera le <intrusioni> dei cittadini che partecipano, chiedono spiegazioni e verificano in modo critico”.
La medicina ufficiale e le istituzioni, nel loro complesso sono reticenti sul referto epidemiologico, strumento essenziale per verificare tempestivamente l’andamento dello stato di salute della Comunità. E negano l’evidente diminuzione della durata della vita sana in Italia certificata anche dall’EUROSTAT dal 2004. Tutte proiettate come sono verso la loro autoglorificazione e autoconservazione. A Genova nel 2001 durante il G8 dicevamo già che questa medicina globalizzata e globalizzante in realtà “fa male alla salute”. Perché è una medicina che ha lo scopo di fare business, che condiziona e sfrutta l’ignoranza e la paura verso la malattia – sempre attribuita a cause individuali e genetiche – dove raramente si studiano i determinanti socioeconomici, ambientali e lavorativi.
Questa medicina omette troppo spesso di applicare le conoscenze sui determinanti socio-economici delle malattie.
La medicina, la scienza e la ricerca, nel loro insieme non sono neutre, sono sempre state al servizio dei potenti di ogni epoca. Hanno sviluppato armi mostruose, servendo fedelmente disegni orientati al profitto e al dominio.
Anziché essere al servizio del bene comune e progettare e creare un mondo equo, solidale, rispettoso ed attento ai bisogni di tutti, specialmente dei più deboli. La medicina, per la delicatezza e la peculiarità del suo ruolo, ha ancora più responsabilità negative di altre discipline, nel controllo popolare, comprese le paure, e nella creazione del consenso.
Ricordando Giulio Alfredo Maccacaro e Lorenzo Tomatis dovremmo riappropriarci dal basso della salute pubblica e della medicina perché la medicina o è democratica o non è medicina, è business e gestione delle nocività.
Il libro, con contributi di Ernesto Burgio, Valerio Gennaro, Patrizia Gentilini, Giancarlo Ugazio, traccia una panoramica, la prima e perciò perfettibile, delle nocività a Livorno-Collesalvetti, spulcia sulle emissioni della raffineria, dell’inceneritore, del porto e delle altre aziende inquinanti e ad alto rischio: ne viene fuori un quadro preoccupante ma affrontabile ed ambientalizzabile, con profonde ed estese bonifiche e riconversioni, che tuttavia non sembrano all’ordine del giorno di nessuno.
Una grande opera che, sola, potrebbe rappresentare il rilancio della Livorno del secolo avvenire.
In correlazione, il libro pubblica e mette in evidenza i dati sanitari conosciuti, che per la prima volta vengono messi a conoscenza (potenziale) di un vasto pubblico: la maggiore mortalità generale, le malformazioni nei bambini, i ricoveri ospedalieri per causa (che andranno confrontati con quelli dei prossimi anni), la mortalità sul lavoro e da amianto, re-introducendo anche la questione “dimenticata” delle tubazioni d’amianto nell’acquedotto.
L’informazione è la prima prevenzione, mentre la salute anziché il profitto deve essere al centro di una rifondazione della società, anche livornese. E la consapevolezza, di cui questo libro è uno strumento, è il sale della democrazia. Il libro “La salute dei livornesi, tra nocività e sottovalutazione” è acquistabile, a prezzo di costo, al seguente link http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1131636
Indice:
Prefazione dell’epidemiologo Valerio Gennaro pag. 5
Premessa La salute della popolazione, il sindaco è il primo responsabile.
L’informazione è la prima prevenzione. pag. 7
Lo studio Sentieri del 2011 pag. 12
Asl 6 mortalità generale 2001-2010 pag. 22
Sfatiamo dei luoghi comuni pag 23
Aumenta la vita media, diminuisce la vita in salute pag. 26
Così l’inquinamento modifica il Genoma pag. 28
La mortalità della popolazione. Focus su Livorno e Collesalvetti pag. 31
Malformazioni congenite, un triste primato condiviso con Lucca pag. 35
Sinergismo delle sostanze tossiche (prof. G. Ugazio) pag. 38
Una panoramica dell’inquinamento nella nostra zona pag. 42
Le nocività nella zona di Livorno e Collesalvetti
Secondo l’ONU, Livorno (e Rosignano) tra i 15 luoghi costieri più inquinati d’Italia pag. 42
Le emissioni ufficiali della raffineria di Livorno. Ambientalizzare per l’occupazione e la salute pag. 47
Emissioni in aria delle centrali elettriche in Provincia di Livorno pag. 48
Il SIN di Livorno Collesalvetti pag. 49
Occhi aperti sulla raffineria di Livorno pag. 53
A.I.A Enipower Livorno, osservazioni di MD 2007 pag. 61
Un progetto alternativo per la raffineria pag. 64
Per non dimenticare: 25 anni fa 4 morti alla raffineria di Livorno pag. 65
Il punto sulle maleodoranze a Livorno (Arpat 2011) pag. 67
L’inceneritore AAMPS, la Rhodia ed altre nocività pag. 73
Rhodia, 184 tonnellate l’anno di ossidi di azoto in aria pag. 78
Cancerogeni alla Styron pag. 79
Novaol, diesel poco bio pag. 80
Laviosa chimica mineraria, oggi Bentec pag. 83
Grandi depositi ad alto rischio pag. 84
Un comparto con i giorni contati pag. 86
Nuove nocività pag. 88
La nave Grimaldi riversa 200 fusti tossici in mare pag. 89
Centrale a biomasse a Livorno: inquinamento e neocolonialismo pag. 93
Il rigassificatore ad alto rischio ed impatto, e ad alto costo (pubblico) pag. 95
La giunta grillina di livorno propagandista del rigassificatore Olt pag. 98
Il porto, grande emettitore d’inquinanti pag. 107
Amianto nelle tubazioni e nel gabbriccio pag. 114
Ma non solo amianto nel gabbriccio, anche cromo pag. 114
Stress ambientale o stili di vita ? pag. 132
Inquinamento e tumori a Livorno: dati e analisi pag. 132
Mortalità per povertà, bassa istruzione e disagio abitativo a Livorno pag. 135
Bambini e giovani le nuove vittime pag. 137
Appendice pag. 142
I ricoveri in ospedale per comune e per causa – ASL 6
– “Amianto e tumori dell’apparato digerente” Franco Berrino, direttore epidemiologia Istituto Tumori Milano
– “Valutazione della contaminazione da amianto nelle acque potabilizzate” Arpat 1997