La sentenza della Corte di Appello di Firenze che ha confermato il licenziamento di Riccardo Antonini è semplicemente vergognosa. È un segnale inquietante quello che viene lanciato a tutti i lavoratori, e in particolare a chi è impegnato nella tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro: chi “osa” lottare e far valere i propri diritti, può essere licenziato. Totale vicinanza e solidarietà ad Antonini.

19luglio 2014

antoniniiRiccardo Antonini (ex) ferroviere non verrà reintegrato nel suo posto di lavoro, secondo il tribunale di appello è quindi “colpevole” di avere – con lucida onestà intellettuale e politica, cercato e fatto emergere la verità sulla strage di Viareggio, dovuta all’esplosione di un treno che trasportava gas. I dirigenti delle ferrovie, corresponsabili della strage, infatti lo hanno licenziato proprio perché lui crede nella verità che ad essi fa paura.

Ancora una volta la (in)”giustizia” borghese ha imposto la sua brutale legge, ieri in Corte d’appello è stato confermato il licenziamento (che assume sempre maggiormente connotazione politica) del ferroviere Riccardo Antonini  colpevole di aver messo le proprie competenze al servizio dei parenti delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio che vede tra gli imputati per omicidio anche l’allora amministratore delegato di FS Mauro Moretti. Tragicamente la sentenza è avvenuta lo stesso giorno che nei pressi di Gela 3 operai di Rfi morivano sui binari durante lavori di manutenzione.

antonini.Insomma ancora una volta la legge si schiera dalla parte dei poteri forti e a farne le spese sono sempre i lavoratori che non piegano la testa. Questa decisione infine è l’ennesimo schiaffo delle istituzioni alla città di Viareggio e soprattutto ai familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria che da più di 5 anni lottano per la verità, la giustizia e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
S.L.

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