Una lettera aperta per chiedere la riapertura del sottopasso, “per rivitalizzare la nostra zona, che vuole assolutamente tornare ad essere quello che era, quando la nostra città era unita e i problemi erano problemi di tutti”
20maggio 2015 lettera firmata, Livorno
Saremo ripetitivi, ma crediamo che situazioni come questa, non abbiano eguali nella nostra città; il tutto parte da una certezza, che purtroppo ha preso molto i nostri amministratori pubblici è cioè che i motorini, per cui Livorno detiene un primato, sono il pericolo numero uno, perché a loro avviso, sono ingestibili; infatti, basta attendere poco e vedrete, lungo tutta la fascia del nostro litorale, una lunga sfilza di motorini di ogni tipo; così come attorno ogni Istituto scolastico, c’è sempre una miriade di mezzi.
Ebbene, il problema però non sono i motorini, ma caso mai il vero problema sono gli amministratori pubblici, incapaci di attrezzare aree idonee a contenere, senza intralci, questi mezzi, che ripeto, volenti o nolenti, ci sono, così come ci sono le auto ed anche le biciclette, anch’esse carenti di zone idonee; i cui proprietari sono costretti a legarle ai pali di ogni risma, oppure ad intralciare i marciapiedi.
Detto questo come premessa, veniamo ora all’oggetto di questa nostra, che però si lega benissimo al tema motorini, il sottopasso in questione è divenuto l’unico luogo in cui i motorini non possono transitare; così come è l’unico luogo di Livorno, ripeto l’unico, nel quale è stata applicata la legge sull’inquinamento acustico; si avete letto bene, in tutta Livorno solo lì c’è l’inquinamento acustico, boia deh! Siamo proprio sfortunati noi e fortunati voi che non ci abitate e state tutti in paradiso, senza inquinamento acustico (per me vi prendono in giro, non credete?)
A tutto questo si lega però il problema del degrado, dovuto all’abbandono di tutta la zona intorno, senza più negozi e con le poche attività che ancora resistono, al limite del collasso, sull’orlo della chiusura o del trasferimento, come l’officina Fuorigiri di Baracca Fortunato, ultimo della serie; allargando così la zona morta al degrado civile, con poca pulizia e quindi con poca igiene (vedere per credere).