E’ morto ieri pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma, all’età di 89anni, il comandante partigiano più filosovietico del PCI
15dicembre 2015 admin
Ci ha lasciato una delle ultime grandi anime della sinistra comunista. Armando Cossutta è morto ieri pomeriggio 14dicembre all’ospedale San Camillo di Roma, dove era da tempo ricoverato. Iscritto al Pci nel 1943 fu partigiano nelle Brigate Garibaldi, partecipò alla Resistenza, scampando anche dalla fucilazione.
Nel dopoguerra divenne dirigente del partito nella corrente più filo sovietica, in forte polemica con Enrico Berlinguer, fu collaboratore del quotidiano L’Unita e parlamentare dal 1972 fino al 2006. Dopo essersi battuto contro lo scioglimento del Pci, nel 1991, con Sergio Garavini, Lucio Libertini da vita al Movimento per la “Rifondazione Comunista” che, unificatosi con “Democrazia Proletaria” costituisce il Prc di cui divenne Presidente.
Nel 1996 Rifondazione comunista partecipò alla maggioranza nel primo governo Prodi ma, quando nel 1998 Bertinotti ne ritirò la fiducia, assieme a Oliviero Diliberto e Marco Rizzo contrari a questa scelta, uscì dal partito costituendo un nuovo soggetto dei Comunisti Italiani, un sodalizio che durò poco e, per contrasti con Diliberto, lasciò anche questo partito nel 2006, ritirandosi definitivamente dalla scena politica.
