Legge di stabilità 2015: sanità a rischio anche in Toscana. Renzi toglie ai poveri ma, dona ai ricchi

rossi-e-renziLa legge di stabilità 2015 ha un impatto negativo sulla Regione Toscana e sono a rischio servizi ospedalieri e sanitari.

23febbraio 2015 da Federico Giusti e Roberta Colombini da Cobas Sanità

tasiLa riduzione dei fondi determina una perdita di risorse a carico dei comuni che avranno meno soldi causa la minor base imponibile ai fini dell’Imu. La finanza pubblica viene “risanata” con la riduzione delle spese correnti per gli enti locali e la Regione. Solo in Toscana i tagli saranno di circa 240 milioni di euro a cui si aggiunge il vincolo contabile del pareggio di bilancio.

sanità corruzioneQuel pareggio di bilancio che è un fardello imposto dall’Unione Europea che sta strangolando  la Grecia e tra poco anche l’Italia con politiche di austerità che hanno ridotto drasticamente gli investimenti pubblici nei servizi, nelle infrastrutture, nelle politiche industriali. Favorendo le imprese (non certo l’occupazione), ha ridotto l’Irap che rappresenta una voce significativa per finanziare la spesa sanitaria, si riduce la imposta regionale sulle attività produttive ma, allo stesso tempo non si dice che questa manovra mette a rischio la spesa sanitaria, dagli ospedali alle residenze per anziani, dalle Asl ai servizi domiciliari.

sanitàIl Governo Renzi ha regalato alla speculazione la libertà di licenziamento con il Jobs act  ma, ai lavoratori il misero contentino del bonus di 80euro (a pensionati e disoccupati manco quello) ampiamente ripagati con il blocco dei contratti e l’aumento delle tariffe che, hanno indebolito il potere di acquisto dei salari e delle pensioni, pertanto la sicurezza di un futuro accettabile. E pertanto, nel mentre i settori sociali più esposti alla povertà non avranno più servizi sanitari garantiti e gratuiti, quanti se lo potranno permettere godranno del privilegio di potersi permettere le cure nelle cliniche private.

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