Lettera: l’assalto alla prefettura di fine novembre e inizio dicembre 2012

01novembre 2015 lettera di Massimo Maggini

foto 00111Volevo scrivere solo due righe sui fatti dell’assalto alla prefettura di fine novembre e inizio dicembre 2012, ma soprattutto sul processo che ne e’ seguito e sulle richieste della PM Fiorenza Marrara di condanna dei presunti assalitori.

Le richieste di incarceramento non si basano ne’ su prove documentali, ne’ su prove video efficaci, ma mirano a colpire solo i “soliti nomi”, cioè un’area che da anni si muove in città per promuovere un minimo di giustizia sociale a favore di chi e’ oggi pesantemente colpito da politiche neo-liberali e dalla crisi economica in corso.

Quest’area “occupa”, cioè libera spazi che rimangono vuoti e in decadenza per anni, aiuta persone che hanno perso tutto e delle quali lo stato e le Istuzioni non si occupano più, restituisce alla città luoghi abbandonati dove è possibile fare arte e socialità vera, non quella artificiale e alienata che sta trasformando i nostri figli in specie di appendici di ogni sorta di media, invece che esseri umani pieni e felici.

Questo e’ il vero obiettivo della PM e di coloro che vogliono “giustizia” rispetto all’assalto alla prefettura, che ricordo avvenne a seguito di un comportamento vergognoso tenuto dalle forze dell’ordine nei due giorni precedenti.
Queste cose vanno dette.

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