Livorno a processo, i fatti tra il 30 novembre e 1-2 dicembre: “non possano essere messi sullo stesso piano tre episodi distinti”

Marcello29 ottobre 2015 da Marcello Lenzi, ALBA Livorno

Il Nodo cittadino di A.L.B.A., in attesa della sentenza del tribunale di Livorno, relativa ai fatti avvenuti in città tra il 30 novembre e il 1-2 dicembre 2012, esprime le seguenti valutazioni:

leggePur confidando, complessivamente e in via generale, nell’operato della magistratura che, ricordiamo interviene eventualmente su tre gradi di giudizio, riteniamo che non possano essere messi sullo stesso piano i tre episodi, sia sotto il profilo della gestione dell’ordine pubblico da parte delle Forze dell’Ordine, sia sul carattere delle manifestazioni.

Innanzi tutto non si possono confondere il livello politico con quello giudiziario. Le responsabilità penali sono individuali, e sicuramente un esame obiettivo e completo dei fatti documentati, consentirà di stabilire se vi sono responsabilità giuridiche.

movimento,Il clima di tensione maturato in quei giorni e nelle fasi successive, ha condotto ad una reazione sproporzionata e inadeguata, oltre che ingiusta. Più che un proposito premeditato di “persecuzione politica”, ravvediamo un voler dare un esempio, un segnale generico, che però rischia di colpire , guarda caso, persone, in modo a nostro avviso eccessivo e iniquo. Se fosse così, sarebbe la fase terminale, sul piano giuridico, dell’evoluzione di una serie di eventi dove i vari piani di responsabilità individuali, politiche, penali, di gestione dell’ordine pubblico, delle reazioni, non vengono debitamente distinte.

Invitiamo pertanto tutte e tutti a non confondere le responsabilità penali di quei giorni con l’agire politico e sociale protrattosi nel tempo. Esprimiamo solidarietà a quelle compagne e compagni iniquamente colpiti, confidiamo in un esame attento, completo, obiettivo, della magistratura, nei vari livelli di giudizio previsti.

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