Un progetto che porta la storia, le tradizioni e lo sport della nostra città nelle scuole.
6 maggio 2015 – di Francesca Sorrentino (vicepresidente Associazione Guide Labroniche)
L’ Associazione Guide Labroniche in collaborazione con il Comitato Organizzatore Coppa Barontini e le Sezioni Nautiche, hanno ideato questo progetto affinché i ragazzi, attraverso due incontri, uno in aula e uno in esterna, possano scoprire le peculiari origini della loro città, affacciarsi al patrimonio sotterraneo delle cantine e al colorato mondo del remo.
Il primo incontro dal titolo: “Le gare remiere sui banchi di scuola”
ha la durata di circa 3 ore e si svolge in aula. Seguendo su una cartina il percorso della Coppa Barontini che in buona parte coincide con il perimetro del pentagono buontalentiano Cinquecentesco, ovvero il primo nucleo della Livorno Medicea, conosciamo i quartieri che si trovano all’interno di esso con i relativi monumenti che costituiscono una parte significativa del patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale della nostra città. Tutto questo permette inoltre ai ragazzi di scoprire le origini della tradizione remiera, i colori di ogni quartiere e della relativa bandiera che essi stessi riproducono durante le attività.
Il secondo incontro dal titolo:“La storia degli Arrisi’atori” e gli antichi mestieri del mare”
ha la durata di circa 3 ore e prevede un itinerario di due tappe nel Quartiere della Venezia. La prima si tiene nella Cantina della Coppa Barontini dove si scoprono le origini dell’antico mestiere degli Arrisi’atori nonché pionieri delle gare remiere. In questa sede i ragazzi sono coinvolti in attività preparate per loro tenendo conto anche di ciò che è stato fatto in aula.
Con la classe IV A della Scuola Elementare B. Brin, accompagnata dalle insegnanti Francesca Imparato e Tiziana Rapisarda, il giorno 24 marzo 2015, è stato organizzato un incontro sui navicelli e sul calafataggio, l’antica tecnica di impermeabilizzazione dello scafo esterno del navicello, con l’ultimo maestro d’ascia Fulvio Pacitto.
Con le classi II A e II B della Scuola Elementare C. Cattaneo, accompagnate dalle insegnanti Chiara Scarpellini, Manuela Ghignola e Tiziana Tafuri, il giorno 28 aprile, sono state invece preparate 3 attività: una sulla realizzazione delle bandiere dei 16 rioni della nostra città; le altre due prevedevano la realizzazione di due cartelloni, uno sulla rielaborazione di ciò che è stato fatto in aula, l’altro sulle modalità di trasporto e di immagazzinamento delle merci che venivano depositate nelle cantine dei palazzi mercantili come quella dell’attuale Coppa Barontini.
La tappa successiva, accompagnati dal verace Roberto Cipriani, ex vogatore e timoniere del mondo del remo livornese, si è svolta per le scuole Brin nella cantina della Sezione Nautica del S. Jacopo, mentre per le scuole Cattaneo nella cantina della Sezione Nautica Venezia.
In entrambi i casi, i ragazzi hanno potuto vedere da vicino i popolari gozzi, che ogni anno solcano le acque dei nostri fossi spinti dai colpi di remo dei vari equipaggi e che, in questi incontri, sono stati simpaticamente presentati e descritti in ogni loro peculiarità dal nostro esperto Roberto.
I ragazzi, inoltre, hanno provato i remo ergometri ossia gli attrezzi, simulatori della voga, che gli atleti usano per allenarsi.
Ciò che ci preme sottolineare è l’entusiasmo con il quale le insegnanti fin da subito hanno accolto il progetto preparando i ragazzi a questi incontri fornendo loro tutte le conoscenze di base necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo preposti ovvero studiare la nostra storia senza dimenticarci della nostra livornesità.
A conclusione di questo progetto, le scuole che vi hanno partecipato saranno ospiti d’onore, insieme alle loro insegnanti e famiglie, della Coppa Barontini alla quale potranno assistere da una postazione a loro riservata. Inoltre, il Comitato Organizzatore della Coppa allestirà un gazebo dove saranno esposti i lavori realizzati dai ragazzi e le foto scattate durante le due visite in esterna nelle cantine. Tutti coloro che, a vario titolo, hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto auspicano che altre scuole e classi con i loro insegnanti, possano aderire a questa iniziativa affinché sia possibile trasmettere ai bambini e ai ragazzi la ricchezza delle origini delle nostre radici.
