Lo sciopero armato di Malatesta, un venerdì anarchico in Via deli Asili

Venerdì 5 giugno, alle ore 18.00, presso la Federazione Anarchica Livornese, Via degli Asili 33

errico malatestaCon la partecipazione del curatore Davide Turcato, presentazione del terzo volume delle Opere Complete di Errico Malatesta “Lo sciopero armato”

A seguire aperitivo, buffet e musica. Durante l’iniziativa Live Painting con asta benefit

4giugno 2015 da Collettivo Anarchico Libertario

Le Opere complete di Errico Malatesta non sono solo un importante studio rivolto al movimento anarchico, ma sono anche uno strumento di ricerca per tutti coloro che vogliano conoscere più a fondo la figura di Errico Malatesta, il suo pensiero e la sua azione.

malatesta03L’alba del ventesimo secolo,

dopo che si era chiuso quello precedente con l’atto di Gaetano Bresci, l’eliminazione del re d’Italia Umberto I responsabile dei massacri e degli stati d’assedio, segna l’inizio del più lungo periodo di ininterrotta assenza di Malatesta dal suolo italiano. Sulle colonne della “Rivoluzione Sociale” così come in tante altre pubblicazioni e nei discorsi, egli riafferma e sviluppa con coerenza in questi anni i due pilastri fondamentali della sua tattica: il movimento operaio come base irrinunciabile dell’anarchismo; e l’insurrezione come ineludibile passo, a cui è necessario prepararsi, verso l’emancipazione.

Mentre nel decennio precedente era stato sul primo punto che Malatesta aveva dovuto insistere, in contrapposizione all’anarchismo amorfo e confusionario, l’ascesa del sindacalismo rivoluzionario, con la sua affermazione dell’autosufficienza del movimento operaio, rende ora necessario accentuare il secondo punto.

In contrapposizione al concetto dello sciopero generale come arma rivoluzionaria, Malatesta compendia efficacemente la sua tattica nel concetto di “sciopero armato”.

In questa fase di estraniamento dal movimento anarchico in patria, da una parte Malatesta elabora le idee-guida che informeranno i suoi successivi ritorni in Italia, e dall’altra si afferma indiscutibilmente come la figura di maggior spicco del movimento anarchico internazionale, sia, suo malgrado, agli occhi della stampa mondiale, che lo bersaglia di interviste ad ogni evento di cronaca che abbia a che fare con l’anarchismo, sia soprattutto all’interno del movimento, con lo storico congresso internazionale anarchico di Amsterdam del 1907.

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