“Luci, Acqua e Musica” – evento per la restituzione delle Terme del Corallo alla cittadinanza

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Sarà una festa indimenticabile per tutta la cittadinanza quella prevista per sabato 28 maggio, dalle ore 18 fino a notte inoltrata:

Quindi le Terme del Corallo torneranno alla città con l’iniziativa dal titolo “Luci, Acqua e Musica” nella suggestiva location liberty, dopo l’intervento di pulitura effettuato dai soci delle associazioni Reset Livorno e Terme del Corallo Onlus.

Evento reso possibile dal fatto che si è conclusa la prima fase della convenzione stipulata con il Comune. L’Amministrazione Comunale provvederà a chiudere al traffico via Orosi  e lo scavalco ferroviario di via degli Acquedotti dalle ore 20 alle 24. Lo stesso ponte, che ha comportato l’abbandono del complesso termale e il suo progressivo decadimento e degrado, diverrà, così, per una notte, la platea dalla quale i cittadini potranno godere delle Terme del Corallo, illuminate per l’occasione; un suggestivo palcoscenico per i molti artisti che vi si alterneranno. E’ stata riattivata la fontana.

  • Ensemble Bacchelli, New Choir, Esperanto Acoustic Band, Teresa Rotondo, Nada Al Basha, Alessandra Rossi, Serena Rebua, Martina Salsedo, Riccardo Della Ragione.
  • Alle 22 ci sarà il flashmob “abbracciamo le Terme del Corallo”.
Sarà possibile accedere all’interno delle Terme durante la serata, in gruppi di 50 persone max.

Terme del Corallo livorno.L’Amministrazione fa appello ai cittadini per segnalare il complesso delle Terme del Corallo quale luogo culturale dimenticato da recuperare, visto l’avviso emanato del Governo che consente di proporre beni culturali sui quali investire risorse pubbliche mettendo a disposizione 150 milioni di euro.

Il  decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016. Fino al 31 maggio, dunque, tutti potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it  questo luogo pubblico da recuperare per il bene della collettività. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Questo che segue è il testo completo dell’avviso:

“A Livorno esiste un autentico tesoro architettonico, la cui bellezza rischia di non poter essere più apprezzata per l’inesorabile trascorrere del tempo che ne aggrava le condizioni: si tratta del complesso delle Terme del Corallo, altrimenti denominato “Stabilimento termale Acque della Salute”, situato tra via Orosi e piazza Dante, in prossimità della stazione centrale.
La costruzione del complesso termale fu iniziata nel 1903 e terminata nell’anno successivo su progetto dell’ingegner Angiolo Badaloni. L’area prescelta nella quale furono edificate le Terme del Corallo corrispondeva al terreno in cui fu scoperta in modo fortuito nel 1854 la sorgente Acqua della Salute o Sovrana che si riteneva fosse dotata di proprietà terapeutiche. Successivamente, nei primi anni del Novecento, furono scoperte altre sorgenti nelle aree limitrofe cosicché, quando il 31 luglio 1904 la Società delle acque della Salute inaugurò la struttura, le sorgenti attive erano 5: la Corsia, la Vittoria, la Salute, la Preziosa, il Corallo Vecchio, utilizzate all’interno dello stabilimento a scopo terapeutico ed imbottigliate e vendute. In tal modo Livorno si trovò ad avere varie fonti che, per composizione chimica, si riteneva possedessero proprietà curative, per un totale di 25.000 litri di acqua al giorno. Lo stabilimento livornese divenne quindi una delle mete turistiche predilette dell’epoca, tanto da meritarsi l’appellativo di “Montecatini a Mare”, data anche la posizione facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto dell’epoca, in particolare con il tram elettrico da piazza Vittorio Emanuele II, oggi piazza Grande, linea che fu realizzata appositamente in occasione dell’apertura del complesso.
Le Terme del Corallo hanno un’originale forma ad anfiteatro: al centro si trova il corpo principale al quale si accede da una scalinata monumentale disposta in facciata e da 2 scale minori laterali, tutte e 3 riunite in un’ampia terrazza con balaustra. L’edificio centrale è collegato a 2 padiglioni laterali per mezzo di un colonnato che si affaccia sul giardino e al suo interno trovavano spazio il salone dei concerti che, sormontato da cupola, poteva accogliere fino a mille spettatori, le sale di lettura ed il ristorante, mentre nel piano inferiore era situato lo stabilimento balneare; il padiglione posto sulla destra entrando nell’edifico centrale è costituito dalla sala della mescita, caratterizzata da una grande abside, nella quale venivano raccolte le cinque Acque utilizzate nella terapia idropinica che sgorgavano dalle cinque teste leonine in maiolica; il padiglione posto sul lato opposto, a sinistra entrando nell’edificio centrale, accoglieva invece gli uffici detti gabinetti dei medici; nel parco che circonda l’intero stabilimento si trovano ancora oggi varie strutture, all’epoca adibite a diverse funzioni, come: una torre merlata, una loggia a terrazza progettata da Adriano Unis, le torrette ottagonali delle varie sorgenti, il padiglione del Corallo e i locali per l’imbottigliamento; al fine di proteggere le preziose falde da agenti contaminanti, fu costruita una corazza interrata che si estendeva per qualche chilometro intorno alle terme.
Le Terme del Corallo erano frequentate dagli esponenti della nobiltà e dell’alta borghesia che potevano alloggiare nei vicini Hotel Corallo e Hotel Sovrana, tra i vari ospiti illustri si ricorda il Re Vittorio Emanuele III. Proprio per consentire ai cittadini livornesi meno abbienti di usufruire delle Acque della Salute fu costruito il cosiddetto padiglione popolare, edificato fuori dallo stabilimento al di là dell’odierna via Orosi, dove con pochi centesimi i residenti ricevevano le cure.
Il complesso delle Terme del Corallo è uno dei primi edifici civili costruiti in cemento armato in Italia, impreziosito da maioliche come quelle di Ernesto Bellandi, pitture come quelle di Oreste Malfanti o decorazioni in cemento di Gaetano Sammoggia.
Lo stabilimento rimase in vita fino al 1936 quando cessò la sua attività termale, mai più ripresa, interrompendo anche la produzione delle cinque Acque della Salute. Lo stabilimento continuò tuttavia ad imbottigliare un’acqua minerale chiamata Corallo che fu impiegata anche per ottenere bibite come Aranciata, Chinotto e Ginger Soda. Dal 1937 la struttura termale fu adibita a sala da ballo fino al 1968, quando un incendio danneggiò gravemente il corpo centrale dello stabilimento. L’anno precedente a questo tragico evento, nel 1967, lo stabilimento era passato in proprietà alla società S.T.I.B. SpA, acquisita successivamente dalla Coca-Cola SpA, la quale decise di sospendere la produzione di acqua e bibite Corallo.
Il complesso delle Terme del Corallo è oggi proprietà del Comune di Livorno, che, peraltro, non ha nel proprio bilancio stanziamenti sufficienti per tutti gli interventi necessari, anche a causa del decremento dei trasferimenti statali.
Negli ultimi anni, molte associazioni – Terme del Corallo Onlus, Fondo Ambiente Italiano, che in occasione della campagna “I Luoghi del Cuore”, raccolse 30.445 firme a favore del complesso, RESET – hanno profuso il loro impegno per il recupero del complesso.
Per recuperare i luoghi culturali dimenticati il Governo mette adesso a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio, quindi, tutti i cittadini potranno segnalare all’indirizzo di posta elettronica: bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività: una commissione stabilirà a quali progetti assegnare le risorse.
Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.
L’ampia partecipazione della cittadinanza ai recenti interventi di pulizia del parco delle Terme testimonia il notevole interesse nei confronti del monumento e del suo recupero, dal quale possono derivare alla città di Livorno un forte ritorno di immagine ed una concreta ricaduta turistica ed occupazionale.

Vi chiediamo quindi di mandare una mail con oggetto “SEGNALAZIONE TERME DEL CORALLO – LIVORNO – TOSCANA” all’indirizzo bellezza@governo.it
E’ SUFFICIENTE SCRIVERE QUALE E’ IL LUOGO, IN QUALE PROVINCIA E REGIONE SI TROVA E PERCHE’ VIENE SEGNALATO.
Oltre ad inviare la mail come sopra specificato, vi preghiamo di inoltrare questa messaggio a più persone possibili. Grazie! Comune di Livorno”.

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