Continua la nostra ferma opposizione al pasticciaccio prodotto dell’ass. Saccardi, nuovo assessore regionale alla casa, imposta da Rossi , che ha licenziato l’ottimo Allocca, di Rifondazione Comunista, colui che ha regalato ai toscani alcune delle leggi più avanzate d’Italia sulla morosità incolpevole e ha imposto la limitazione drastica della vendita di ERP.
9marzo 2015 da Daria Faggi, Unione Inquilini
Denunciamo la prepotenza usata nell’imporre una normativa antipopolare e antisindacale, e manifestiamo per spiegare i principali motivi di dissenso, dall’ingiustificata penalizzazione di giovani famiglie sotto sfratto per la chiusura di fabbriche a causa della crisi, e l’abbandono delle famiglie che hanno perso la casa e si sono rifugiate in ripari di fortuna, edifici in disuso e abbandonati, roulotte, annessi agricoli, stalle o dormono in macchina, a cui è negato ogni aiuto, escludendoli di fatto dall’assegnazione.
Evidentemente i giovani che rischiano scegliendo una vita autonoma, costruendosi una propria famiglia, non sono considerati degni di avere una sicurezza lavorativa, ma nemmeno del diritto di farsi una vita in una casa pubblica, con canoni proporzionali al reddito. Ignorato allegramente anche il caro affitto, secondo la miope visione del nuovo assessore, pagare la locazione il 50 % e più del proprio reddito non da diritto ad alcun punteggio.
Contro le occupazioni per necessità estrema e comprovata, con rischi gravi per la salute di minori e invalidi, pugno duro, ma per una ridotta selezione di privilegiati occupanti senza titolo, si parla sottovoce di una Sanatoria. Inutilmente abbiamo provato si prova a far ragionare Rossi, circa l’opportunità di continuare il confronto per cambiare i punti assolutamente inaccettabili nella bozza di nuova legge, senza forzature e compressione del dibattito per motivi elettorali.
Il presidente uscente infatti vuole provare a solleticare i più biechi sentimenti razzisti, per battere Salvini e casa Pound sul loro terreno sempre più di destra fascista, ma così facendo, incurante di ogni analisi sull’emergenza abitativa, condanna i nostri giovani operai di fabbriche in crisi e prestatori d’opera precari, a tornare dai genitori pensionati con compagno/a e figli o a finire per strada, esattamente allo stesso modo dei lavoratori stranieri regolari e in Italia da 10 / 15 anni. Nessuno straniero privo di permessi di lavoro o carta di soggiorno può, con le normative in vigore, accedere a case popolari, come invece si cerca di dare ad intendere.
Grande è l’allarme per questa legge che è una condanna per le nuove generazioni, e per questo scendiamo in piazza uniti, con i movimenti di lotta per la casa e i centri sociali provenienti da tutte le città toscane travolte dalla crisi, per fermare questa irresponsabile decisione di procedere ad ogni costo, nonostante il parere contrario di CGIL, sindacati casa, comitati di famiglie sfrattate, e contro il parere della giunta livornese e di tutto il consiglio comunale di Livorno.
Sono contrari anche gli assegnatari, cui verrebbero imposte regole assai vessatorie e obbligo di cambi in caso di sottoutilizzo, indipendentemente dall’età’ e condizioni di salute, e ci si prepara a introdurre computi di reddito che produrranno aumenti del canone. Intanto il nostro sindacato sta mettendo a punto il modello di domanda al giudice delle esecuzioni, per usufruire dei 4 mesi di proroga concessi alle famiglie con minori e invalidi o ultrasessantenni, con sfratto per finita locazione .
