Teatro Verdi di Firenze gremito per salutare l’eterno ragazzo della canzone italiana
27 Marzo 2018, di Michele Faliani
400 repliche, ancora un sold-out e ancora una data aggiunta (il 20 ottobre, sempre al Verdi, per soddisfare le richieste inevase). Sono questi i numeri di Massimo Ranieri, uno degli interpreti più longevi e più amati della canzone italiana. Un’ovazione continua, fin dall’iniziale “Vent’anni”, e via via con “Erba di casa mia”, “Perdere l’amore”, “La voce del silenzio”, l’immancabile “Rose rosse” e tutte le altre pietre miliari di una carriera incredibile. Gran parte della platea è composta da uomini e donne sopra ai 60 anni (ed è una cosa su cui Ranieri scherza fin dall’inizio), ma ci sono anche giovani sotto i 30, a dimostrazione di quanto questo eterno ragazzo sappia ancora farsi amare; sa cantare (in maniera impeccabile), sa recitare, sa perfino ballare, e tra un brano e l’altro fa anche ridere il suo pubblico. Che per oltre due ore applaude continuamente questo giovanotto di quasi 67 anni che omaggià Toto’, Roberto Murolo, Renato Carosone, e che si commuove (davvero) quando alcune signore gli portano in omaggio un mazzo di fiori. La sua storia sarà ancora lunga, vedete di non perdere il prossimo capitolo.
Grazie a Massimo Ranieri, allo staff del Teatro Verdi e a bitconcerti per l’ospitalità.