In Toscana il batterio della meningite, osservando l’evoluzione dei casi, si propaga nella zona rossa tra Firenze e Pisa, sembra sia sbarcato nel 2012 da una nave da crociera attraccata a Livorno.
Il meningococco che circola in questi anni è particolarmente aggressivo, la vaccinazione è l’unico strumento valido per contrastare il diffondersi del batterio. Il numero di casi registrati in Toscana da inizio 2016 è in preoccupante aumento.
Pisa, 1maggio 2016 di Miranda Parrini
A Pisa un altro caso a distanza di pochi giorni: è il 23esimo caso di meningite dall’inizio dell’anno in Toscana, questa volta ad essere colpita è una donna di 55 anni di Vicopisano.
Le sue condizioni non sono gravi, è stata ricoverata mercoledì a Pisa, nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cisanello, in seguito al forte mal di testa, febbre alta, nausea, rigidità nucale che accusava in modo persistente, allarmata dai sintomi tipici della meningite, è stata portata d’urgenza al pronto soccorso.
Per precauzione l’Asl ha avviato le procedure per la profilassi antibiotica, somministrata a parenti e alle ultime persone con cui la donna è entrata in contatto. I medici ritengono che è probabile che la donna sia affetta da una forma di meningite provocata da un meningococco, e stanno aspettando i risultati delle nuove analisi eseguite per tipizzare il batterio, i campioni sono stati inviati ai lab
oratori dell’Istituto superiore di sanità di Roma.
Questo nuovo ricovero segue quello avvenuto sabato scorso di un’anziana signora di 77 anni di Pisa, ricoverata in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva per una meningite di tipo C, le sue condizioni di salute sono stazionarie. Proprio dopo il ricovero della settantenne, la Regione Toscana aveva rinnovato l’appello ai cittadini per la vaccinazione. Sembra che i nuovi casi non abbiano riacceso la paura dei cittadini, ma purtroppo sono undici i morti causati dal ceppo dall’inizio del 2015 di cui quattro negli ultimi 4 mesi, quasi tutti in età avanzata.
I casi di meningite in Toscana registratisi negli ultimi mesi hanno tenuto banco questa mattina in Aula alla Camera. Sulla vicenda si è acceso uno scontro tra il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, e la deputata di Forza Italia, Deborah Bergamini, presentatrice di un’interpellanza nella quale si chiedeva chiarezza su quanto sta accadendo e sulle possibili ripercussioni, anche in termini economici, per l’indotto del turismo. Per De Filippo l’allarmismo palesato nell’interrogazione è del tutto “ingiustificato”. Sono state prese misure di profilassi, rivolte a stroncare la circolazione di tale batterio iper virulento, con la deliberazione della giunta regionale n. 571 del 27 aprile 2015.
L’efficacia di queste misure è costantemente ed accuratamente monitorata attraverso il laboratorio di immunologia del Meyer e il raccordo della regione con l’Istituto superiore di sanità che ha avviato gli studi specifici, quali un’indagine dettagliata sui casi verificatisi nell’area colpita e studi sui portatori sani, nonché le analisi di genotipizzazione.
Da Roma stanno arrivando i 10 milioni di euro promessi dal ministro Beatrice Lorenzin in occasione dell’incontro del 9 febbraio scorso, quando l’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi è andata al ministero per incontrare il ministro, presentarle il quadro della situazione meningite in Toscana e chiedere sostegno alla campagna di vaccinazione intrapresa dalla Regione Toscana.