Mentre i lavoratori in CIGS e in CDS sopportano una vita di sacrifici e privazioni, continua la storia infinita del Piano Industriale Aferpi
22dicembre 2015 da Gruppo Minoranza Sindacale – Camping CIG, Piombino
Così si potrebbero definire gli innumerevoli incontri che si succedono sul “Modello Piombino”, senza che si arrivi mai ad una svolta decisiva che rassicuri davvero i lavoratori e le loro famiglie. Anche questa volta, sostanzialmente, l’incontro al Mise è servito per indire altre riunioni e per aprire altre tavoli di discussioni, nessuna novità sugli investimenti, sull’acquisto del primo forno dei due promessi per una produzione di due milioni di ton. di acciaio, sulle bonifiche, sul nostro TFR si continua lo scarica barile per decidere chi lo deve erogare.
In pratica, la palla si butta nuovamente, in calcio d’angolo poiché non si sa quale gioco attuare ed allora ci si affida alla tattica del prendere tempo, sperando in chissà quale miracolo. Dopo l’incontro al Mise non c’è un solo argomento in più (se non la promessa dello sconto energetico tutta da verificare) per dire che il progetto Aferpi ha davvero le condizioni (e la volontà da parte degli investitori) di essere realizzato. Visto che tutto, per l’ennesima volta, è rinviato quasi alla fine di Gennaio, (e saranno passati 7 mesi senza che niente sia stato fatto) chiediamo sin da ora, ai sindacati, che a quell’incontro, a Roma, siano chiamati a partecipare anche i lavoratori con una forte mobilitazione per dimostrare al governo che Piombino non può più aspettare.
Si avvicina la scadenza del 6 novembre 2016, la data in cui tutti i lavoratori dovranno essere assunti da Aferpi, a questo punto risulta del tutto evidente che questi passeranno dalla attuale CIGS (di Lucchini Spa in As e Lucchini Servizi Srl in As) alla CIGS di Aferpi e che, il tanto agognato rientro al lavoro resta solo un’illusione.