Basta con le illusioni, avanti con le mobilitazioni
28novembre 2015 da Gruppo Minoranza Sindacale-Camping CIG
Dopo molti mesi in attesa che Cevital/Aferpi battesse un colpo e la quiete dei sindacati, i lavoratori ed i cittadini cominciano a comprendere che c’è una non casuale volontà nell’accumulo dei ritardi e nella vaghezza delle promesse.
Bene quindi hanno fatto il Consiglio di Fabbrica ex-Lucchini , ex Lucchini Servizi e Aferpi e le segreterie FIM FIOM UILM , più volte sollecitati dai lavoratori, a indire uno sciopero ed una manifestazione per il giorno 2 dicembre. Riteniamo anche opportuno che CGIL CISL UIL e UGL allarghino lo sciopero a tutte le categorie a sostegno della vertenza Aferpi.
Nelle motivazioni della mobilitazione si legge solo una critica al comportamento di Aferpi-Cevital, ma andrebbe osservato che anche Governo e Regione sono in forte ritardo, o addirittura assenti su temi di loro competenza, come il costo dell’energia, l’estensione degli ammortizzatori sociali, la realizzazione di infrastrutture.
Riteniamo che l’atteggiamento verso Cevital, Governo e Regione sia ancora troppo accomodante e/o troppo conciliante: non basta avanzare delle richieste, ma bisogna coinvolgere le “Centrali sindacali confederali “per aprire una vertenza territoriale.
In base a queste considerazioni parteciperemo convinti alla manifestazione, dietro le bandiere dei sindacati e del Consiglio di Fabbrica e per questo invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare: ribadendo che le rivendicazioni non sono solo dei lavoratori ex Lucchini/Lucchini Servizi e Aferpi o dei metalmeccanici, ma riguardano il destino e il futuro di tutta la città e del comprensorio.
Rivendichiamo altresì e aderiamo allo sciopero anche per:
- la durata delle concessioni delle aree portuali ( settore logistica ) devono essere subordinate e graduali, in ragione dell’effettivo stato di avanzamento degli investimenti in siderurgia.
- finché non si colerà acciaio dal forno elettrico nessun macchinario , impianto , attrezzatura deve lasciare Piombino per essere trasferito altrove.
Rivendichiamo infine le nostre richieste urgenti e di vitale importanza , al Governo e alla Regione , a sostegno del reddito per i lavoratori in cassa integrazione :
- a) Intervenire, con forza, presso il Ministero dell’ambiente affinché “ liberi “ il TFR, congelato dall’ amministrazione straordinaria e non erogato a causa del contenzioso , sull’inquinamento ,con lo stesso ministero , e autorizzi il Commissario di Governo al pagamento, rapido, ai lavoratori -Lucchini e Lucchini Servizi.
- b) Piano straordinario di sostegno al reddito di quanti – lavoratori dipendenti e autonomi -. sono senza lavoro, in Cigs, mediante consistenti riduzioni di tasse e tariffe
- c) Allungamento degli ammortizzatori sociali per le aziende in appalto e maggiori certezze sui contratti dei servizi
Abbiamo detto si ricomincia perché, e lo diciamo molto a malincuore, non sarà l’ultima volta che dovremo convocarci – tutti – in nuove e più forti mobilitazioni.
Le ultime notizie a livello nazionale parlano di una crisi dell’acciaio sempre più acuta. Si confermano dunque le valutazioni di quei “pessimisti/disfattisti” che hanno sempre sostenuto la debolezza, per non dire inconsistenza, del Modello Piombino. In futuro, mentre dovremo incalzare sempre più Cevital affinché mantenga gli impegni assunti , dovremo anche rivolgere la nostra mobilitazione verso il Governo , Regione e altri attori per pretendere:
- Un piano Nazionale della siderurgia che salvaguardi la presenza nel nostro paese di un’industria dell’acciaio, composta da piccoli e grandi produttori, e che impedisca una ulteriore deindustrializzazione dell’Italia.
- Un programma di interventi pubblici a brevissimo termine per la riqualificazione del territorio, l’ampliamento dell’offerta culturale, la risistemazione idrogeologica e che permetta ai lavoratori espulsi dal processo produttivo di superare questa grave fase della crisi con la loro ricollocazione.
- Interventi di urbanizzazione primaria e secondaria nelle varie aree individuate come aree di nuova industrializzazione.