Discussione in aula sulla mozione presentata da Giulia di Vita M.5Stelle sull’Isee.
Apprezzabile il suo intervento costruito dalla voce sbigottita dei cittadini che sono trovati trattati come “gente che guadagna sulla propria disabilità”
30marzo 2016 da Stopalnuovoisee Ricorsocollettivonazionale
Per come si è sviluppata poi la discussione, che ha visto rimandare a data da destinarsi sia la risposta del Governo che la votazione, forse si sarebbe potuto sottolineare l’urgenza di regolarizzare un Isee annullato dal Consiglio di Stato ma che viene illecitamente ancora richiesto creando grossi danni a chi ha la sola colpa di avere una disabilità grave in famiglia.
Alla mozione è intervenuta la parlamentare Miotto della maggioranza che ha inserito nel suo intervento una serie di cose interessanti. Abbiamo così appreso che solo il 10% dei Comuni Italiani ha messo a pieno regime il nuovo Isee!
L’on. Miotto ha informato il parlamento di questo non insignificante dato per spiegare che, a suo giudizio, questo elemento, insieme a quello del “monitoraggio governativo” dovrebbe contenere la platea dei danneggiati da questo Isee ad una percentuale minima.
Certo che permettersi di definire danni di “lieve entità” contesti dove alcune persone con disabilità molto grave sono arrivate a perdere la vita a causa della riduzione dell’assistenza, fa venie i brividi nel costatare ancora una volta la sordità cronica alle difficoltà della popolazione che affligge i Palazzi del Potere. L’on Miotto ha anche chiarito che le franchigie, le deduzioni e le detrazioni erano state previste per contenere l’ “impatto” (leggasi danno economico, alla salute ed alla vita di una persona con disabilità) che l’applicazione del nuovo Isee avrebbe creato nella popolazione: dunque siamo stati oggetto di un esperimento?
Vediamo quante persone danneggiamo e se queste persone si assoggettano al danno o finiscono per ribellarsi?
Oppure queste considerazioni derivano da considerazioni postume?