Recensione a “Ciao, Tu”, di Beatrice Masini e Roberto Piumini, BUR, 2014, 77 pagine, 8.00 euro (disponibile anche in Ebook, versione Kindle, EPUB e PDF a 4.99 euro. Su Amazon troverete un generoso estratto del libro, contenente i primi capitoli.)
02settembre 2016 di Serena Campani
Michele e Viola sono compagni di classe, studenti di IV Ginnasio del Liceo Classico. Inizia la scuola e scatta l’amore.
È Viola, vivace e intraprendente, che dà l’avvio alla storia, fatta da bigliettini infilati negli zaini e dietro la lavagna, che col passare del tempo diventano vere e proprie lettere d’amore. Dentro c’è la voglia di conoscersi, di scoprirsi e lasciarsi scoprire. I protagonisti sono due personalità forti ma giovani, ancora in formazione, che affrontano l’adolescenza con le sue gioie improvvise, con gli sbalzi d’umore di quelle giornate nere che tutti abbiamo avuto e condividono la paura per un sentimento che non sanno neanche loro spiegare fino in fondo.
Tante emozioni, racchiuse nelle parole semplici che si scrivono questi due ragazzi, in un linguaggio colloquiale ma non banale, ricco di giochi di parole, di espressioni in inglese, fino a picchi di pura poesia: “dovessi sopravvivere a tutto questo/ (e l’essere umano può farlo)/ potrò dire di te solo del bene.”
Leggendo il botta e risposta, incalzante e avvincente, i primi mesi di scuola corrono veloci. E ci si ritrova a Gennaio. Qualcosa è accaduto, un ellissi temporale ci fa solo intuire che l’amore è scoppiato, che non ci sono solo più le lettere, che tutto è diventato concreto e tangibile.
Una rivisitazione del romanzo epistolare, che affronta in una modalità originale un argomento potente come la nascita di un amore tra adolescenti.
La bibliotecaria di Follina (Treviso), Rossella Rizzon, che mi ha consigliato questo bel libro, ha avuto modo di leggerne alcuni brani ai ragazzi della scuola media del suo paese, nell’ambito di un incontro del progetto-lettura. Il giorno dopo c’era la fila alla porta della biblioteca. I ragazzi si erano appassionati alla storia ascoltata e volevano sapere come sarebbe andata a finire. Segno che anche ai tempi di WhatsApp, in cui spesso le relazioni corrono fugaci attraverso il web, un libro come questo può far riscoprire ai nostri ragazzi modalità di approccio all’altro più lente e meno immediate che creano l’emozione dell’attesa che oggi la velocità dello smartphone tende ad azzerare.
Niente di meno potevamo aspettarci da Roberto Piumini, uno dei più affermati autori italiani per ragazzi, che, assieme alla giornalista e scrittrice Beatrice Masini, ha scritto questo bel libro nel 1998. Negli anni il libro è stato ripubblicato molte volte, a conferma del fatto che ha saputo affascinare nel tempo molti giovani lettori, che si sono immedesimati nei protagonisti e nei sentimenti da loro raccontati.