E’ stata allestita nella sala Aldo Moro, a Montecitorio, la camera ardente di Pietro Ingrao, che ci ha lasciato all’età di 100 anni. E’ stato deputato per dieci legislature e Presidente della Camera dal 1976 al 1979. Numerosi anche i rappresentanti politici e delle istituzioni, che sono andati a dare l’ultimo saluto al leader della sinistra
28settembre 2015 da Alfiero Grandi, Aldo Tortorella, per la presidenza dell’Ars
“L’associazione per il rinnovamento della sinistra esprime il cordoglio profondo della presidenza e di tutti i suoi soci per la scomparsa di Pietro Ingrao e partecipa con commozione al dolore delle figlie, del figlio, dei familiari e di tutti le compagne e i compagni che l’hanno stimato e amato.
Il suo insegnamento e la sua azione politica sono stati determinanti per liberare il Partito comunista italiano e l’insieme della sinistra da ogni forma di dogmatismo, per formarne il pensiero critico, per aprire la strada al rinnovamento della loro politica e delle loro idee senza smarrire i motivi storici e i valori morali da cui ha preso origine il moto di emancipazione e di liberazione umana indirizzato alla democrazia e al socialismo. Ognuna delle grandi battaglie politiche progressiste del novecento e del tempo in cui viviamo hanno avuto in lui un anticipatore e un protagonista essenziale.
Così è stato, in primo luogo, nella lotta per la pace del mondo e nell’azione per un nuovo modello di sviluppo compatibile con la salvaguardia della natura e orientato ad una giusta ripartizione della ricchezza tra il nord e il sud del mondo oltre che in ogni paese. L’ARS, per cui l’opera di Ingrao è stata fonte di ispirazione, darà tutto il suo contributo alla conoscenza e allo sviluppo del suo pensiero.
Da: Benvenuti nel sito di Pietro Ingrao
Cara lettrice, caro lettore,
internet non è un mezzo consueto, per chi è nato nel 1915; ma è il mezzo di comunicazione del presente, e ho pensato di usarlo. Sono un figlio dell’ultimo secolo dello scorso millennio: quel Novecento che ha prodotto gli orrori della bomba atomica e dello sterminio di massa, ma anche le speranze e le lotte di liberazione di milioni di esseri umani. Scriveva Bertolt Brecht:
“Nelle città venni al tempo del disordine,
quando la fame regnava.
Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,
e mi ribellai insieme a loro.”
Il mondo è cambiato, ma il tempo delle rivolte non è sopito: rinasce ogni giorno sotto nuove forme. Decidi tu quanto lasciarti interrogare dalle rivolte e dalle passioni del mio tempo, quanto vorrai accantonare, quanto portare con te nel futuro.