Nino D’Angelo al Teatro Verdi di Firenze, Report e Photogallery

Con Nino D’Angelo il Verdi si è trasformato per una sera nel Diego Armando Maradona

9 Aprile 2023, di Michele Faliani

Benvenuti al Diego Armando Maradona di Napoli. Sì, perché stasera stare al Verdi di Firenze era davvero come stare allo stadio di Napoli, con ogni settore del teatro andato sold-out e centinaia di fans di Nino D’Angelo ad attendere con trepidazione che il loro beniamino salisse sul palco per cominciare il concerto, magari danno un’occhiata sullo smartphone al posticipo Napoli-Milan. Centinaia di persone che, a luci di sala ancora accese, iniziavano a cantare e a battere le mani, quasi a voler scaricare l’adrenalina che saliva mentre le 21 e 30 si avvicinavano. Le luci si spengono, nel buoi si percepisce che la band entra sul palco; attaccano a suonare, e appena Nino D’Angelo fa il suo ingresso e si avvicina al pianoforte per suonare e cantare “Pane e canzone” c’è un boato assurdo, quasi come se avesse segnato Osihmen (e invece il Napoli era sotto di 2 gol). Prima di iniziare “Chesta sera” Nino saluta e introduce il concerto, ma è quasi impossibilitato a continuare a causa delle urla che vengono dai fans più esagitati, tanto che per capire cosa gli dicono è costretto a togliersi gli in ear monitor. Su uno lead wall dietro la batteria passano immagini della sua giovinezza, dei suoi genitori, di Napoli, mentre una dopo l’altra vengono eseguite canzoni che hanno fatto la storia della melodia napoletana degli ultimi 40 anni: un’ovazione per “Fotoromanzo”, preceduta da un commosso ricordo a Mario Merola, il delirio per la sanremese “Senza giacca e cravatta”, un’esplosione di gioia quando Nino accetta la richiesta di un’ammiratrice e modifica la scaletta per eseguire “Chiara”. Quando ormai al vero Stadio Maradona il Napoli sta perdendo 3-0 iniziano i saluti e parte il medley finale, con “Nu jeans e ‘na maglietta” e il “popolo delle mie canzoni”, come D’Angelo ama chiamare chi lo segue, si riversa sotto palco rompendo tutti gli schemi degli eventi teatrali. E quando si finisce con “Napoli” e il ragazzo della Curva B, Nino si veste addirittura con una bandiera del Napoli. Proprio in quel momento arriva il 4-0 del Milan, ma la festa è troppo grande per preoccuparsene. Con Nino D’Angelo Napoli vince anche a Firenze, si diverte, si emoziona, canta e balla. Lo scudetto arriverà magari una settimana in ritardo, ma per vivere serate come questa sono intoppi che si possono sopportare.

 

La scaletta del concerto:

1. Pane e canzone
2. Voglio parlà sul d’ammore
3. Chesta sera
4. ‘O schiavo e ‘o rre
5. ‘A storia ‘e nisciuno
6. Bella
7. Jamm ja
8. Fra 50 anni
9. Fotoromanzo
10. Fantasia
11. Sultanto si perdesse a te
12. Cattivo pensiero
13. Batticuore
14. Maledetto treno
15. Mente cuore
16. ‘Na muntagna ‘e poesie
17. Uocchie bell
18. Marì
19. ‘O pate
20. Senza giacca e cravatta
21. Jesce sole
22. Stupida avventura
23. Per sempre tua sarò
24. Chiara
25. Medley : Nu jeans e ‘na maglietta / Sott’e stelle / Sogno d’estate / Ciao amore / Io vivo / Poesia / Chissà si me pienze / Luna spiona / Vai / Il cammino dell’amore / Pe’ te conquistà / Pop corn e patatine / Napoli

La photogallery della serata:

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