No Tav al maxiprocesso: 47 condanne e 6 assolti, intonata “Bella Ciao. Ezio Locatelli: “sentenza politica, la Val Susa è diventata laboratorio di repressione”

leggeSentenza esemplare con, 47condanne per un totale di circa 140 anni di carcere e sei assoluzioni. L’accusa ne aveva chiesti 193. Le pene inflitte vanno dai 250 euro di multa a 4 anni e sei mesi di reclusione, mentre la richiesta dell’accusa era la condanna per tutti fino a 6 anni.

27gennaio 2015 di admin

no tavCirca 150 mila euro è la cifra accordate dalla Corte, in favore delle parti civili e a carico degli attivisti No Tav, da spartirsi tra: Ministero dell’Interno, della Difesa e dell’Economia, la Azienda Ltf, i sindacati di Polizia e alcuni agenti rimasti contusi nel corso degli scontri.

Durante la lettura della sentenza, nell’aula bunker delle Vallette, si è levato il grido “vergogna, vergogna” poi intonato “Bella Ciao”.   Gli imputati hanno letto una dichiarazione ma, i giudici si sono allontanati senza neanche degnarsi di ascoltarla.

locatelliQuesta la dichiarazione rilasciata a caldo da Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino:

Siamo in presenza di una sentenza politica. Pure in presenza, in taluni casi, di una riduzione complessiva delle pene -rispetto a quelle chieste dal P.M – quelle comminate dal Tribunale di Torino al maggior parte dei 53 NoTav imputati per gli scontri scoppiati nell’estate del 2011 al cantiere di Chiomonte sono una ingiustizia. Soprattutto sono il frutto di una operazione politica di criminalizzazione della protesta rivolta  contro la distruzione di una Valle.

no tav bandieraLa verità è che in tutti questi anni con il brusco irrigidimento delle risposte politiche, la militarizzazione del territorio, l’istituzione delle zone rosse si è voluto scientemente ridurre il conflitto a pura questione di ordine pubblico, a uso della forza, a esercizio dell’azione penale a senso unico. La Val Susa è stata trasformata in un laboratorio di repressione. Una strategia irresponsabile che ha inasprito i problemi anziché risolverli. Non è giusto che a pagare questa linea di condotta siano i No Tav che hanno protestato. Ai No Tav condannati va la nostra solidarietà.

Con la repressione e anni di carcere non si ferma una protesta giusta e sacrosanta che, va avanti da 25 anni. La lotta contro lo scempio e lo spreco di un’opera inutile e devastante andrà avanti più che mai in forme partecipate e popolari.

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