L’annuncio dei ministri Lafazanis e Varoufakis: bloccata la privatizzazione della compagnia elettrica, notizia che va di pari passo con l’annuncio di un’altra grana in arrivo per l’ex troika.
3marzo2015 di S. L.
Ad annunciarla è stato il ministro delle Finanze Yannis Varoufakis, che la Grecia avrà «problemi nel ripagare le rate a Fmi ora e alla Bce in luglio». Poco male. Da qui all’estate scadranno i quattro mesi supplementari concessi dalle istituzioni internazionalizzali e l’annuncio della possibile mancanza di liquidità può essere interpretato come preliminare all’inizio della trattativa vera e propria per rinegoziare il debito.
Varoufakis, ha assicurato che: «non svenderemo i gioielli di famiglia», ha dichiarato che l’accordo ponte dà alla Grecia tempo per fare nuovi accordi con i creditori.
E, mentre in Grecia, nonostante le gravi difficoltà in cui versa, blocca la privatizzazione della compagnia elettrica, in Italia continua la svendita del proprio patrimonio senza che si alzi nessuna voce di contrasto.
In questo ultimo ventennio i nostri Governi hanno svenduto o ceduto senza alcuna consultazione popolare, tutte le più quotate aziende pubbliche; tutto il suo più pregiato demanio costiero; tutti i suoi più produttivi porti, aeroporti, ferrovie, acquedotti, autostrade, vie aeree, antenne televisive… tutte le sue più quotate squadre di calcio; tutti i più belli e storici palazzi delle sue armoniose città d’arte.
Adesso resta davvero difficile meravigliarsi del fatto che l’Emiro del Qatar, voglia investire 2miliardi di €uro per la proprietà dei 4 grattacieli intorno a Porta Nuova a Milano, considerando infatti che si è già comprato mezza Costa Smeralda con tutti i suoi lussuosissimi alberghi e circa 1000 posti barca; i lussuosi hotel fiorentini, Baglioni e Four Seasons; il Valentino e anche il Fashion Group di Roma.
Ovviamente, neanche la Lega Nord e company hanno nulla da eccepire, questo è il capitalismo la sua bellezza e le sue regole eterodeterminate , il denaro non puzza come la povertà dei ghetti per immigrati e Rom, ovviamente i ricchi non sono mai extracomunitari, si chiamano Padroni o per i riformatori del nuovo millennio, investitori/datori di lavoro!
Adesso mancano, all’appello dell’asta a cielo aperto, soltanto i cinesi, i Koreani e i detentori dei pozzi petroliferi nel Golfo Persico che, diventino padroni anche dell’aria salmastra che respiriamo e delle Dolomiti.
