11novembre 2015 da ARCI Livorno, foto di Alberto Vincenzoni
11novembre ore 15, alla casa circondariale delle Sughere di Livorno, si è tenuta l’iniziativa “Non un mio crimine, ma una mia condanna”
Promossa dalla Associazione Onlus “Bambininisenzasbarre” per far comprendere al grande pubblico l’importanza del riconoscimento e visibilità dei bambini che hanno i genitori detenuti e dei loro bisogni, senza per questo stigmatizzarli.
L’A.S. Livorno Calcio presente al fianco dell’Associazione “Bambininisenzasbarre Onlus” con il suo calciatore Ramos Emerson e con alcuni ex giocatori amaranto oggi al settore giovanile come Alessandro Doga. Gli amaranto arbitrano simbolicamente un match tra detenuti con figli contro detenuti senza figli. In tribuna siedono proprio i bambini che hanno avuto la possibilità di veder giocare i loro papà. Uguale iniziativa è avvenuta oggi, negli istituti penitenziari di altre città della serie B: Ascoli Piceno, Brescia, Cagliari, Como, Crotone, Lanciano, Novara, Perugia, Pescara, Vercelli, Vicenza e Trapani.
L’evento, in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, è organizzato dall’associazione Bambinisenzasbarre ONLUS insieme alla Lega Nazionale Professionisti B e Lega B solidale.
L’iniziativa si inserisce tra le attività dell’Associazione per la Campagna nazionale di sensibilizzazione “Non un mio crimine, ma una mia condanna.
I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini” sulle maggiori emittenti radiotelevisive nazionali e locali, in corso da lunedì 9 novembre fino sabato 28 novembre e con la donazione di un SMS al 45503 da 2 Euro da cellulare – TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile CoopVoce e Tiscali – oppure 2 Euro o 5 Euro da telefono fisso – TIM, Fastweb, Vodafone, TWT e Tiscali – saranno costruiti nuovi Spazi Gialli.
Da 12 anni Bambinisenzasbarre, in collaborazione con il Ministero della Giustizia, promuove la creazione e il mantenimento di “Spazi Gialli” all’interno degli istituti penitenziari. Lo Spazio Giallo è il luogo fisico all’interno del carcere in cui i bambini si preparano all’incontro con il genitore detenuto e dove possono giocare ed essere seguiti da operatori professionali.
Grazie ai fondi raccolti Bambinisenzasbarre intende diffondere il modello di accoglienza Spazio Giallo in tutto il territorio nazionale e consolidare il lavoro di formazione, di ricerca e di rete nelle carceri italiane.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.bambinsenzasbarre.org