Occupare non è una vacanza e criminalizzare è sbagliato, no all’aumento degli affitti da 12 a 40euro per redditi al di sotto della soglia di povertà

lenny“Quasi trenta euro in più, sono un qualcosa di inaccettabile per famiglie dove gli stipendi sono estremamente bassi o dove non c’è alcun reddito”

26maggio 2015

casaCosì, Lenny Bottai candidato al Consiglio regionale,  esprime la sua contrarietà al fatto che gli affitti minimi delle case popolari passeranno da 12 a 40 euro al mese. 30euro di aumento che, per redditi medi risulterebbero irrilevanti, in casi di povertà purtroppo fanno la differenza.

Come sappiamo, l’affitto delle case popolari viene calcolato sulla base del reddito, si parte da un minimo di 12euro nel caso di redditi prossimi allo zero (di povertà estrema) poi, a salire da 300euro se, si è al limite del reddito massimo previsto. Risulta pertanto evidente che stiamo trattando un problema sociale di estrema rilevanza che, in una emergenza crescente, rivendica risposte e concretezza politica, si tratta di famiglie, di persone e non di numeri da trattare con dinamiche ragionieristiche.

Poi, se la prende con un modello di fare informazione che, invece di fare giornalismo e di indagare sul problema, concentra l’attenzione sullo scandeletto da periferia di qualcuno che ha fatto il furbo, per ottenere o mantenere, la casa popolare: “Inutile dire che i furbi ci sono e volendo sarebbero facilmente individuabili, ma risulta inaccettabile usare questi casi a pretesto e mettere in grave difficoltà famiglie che hanno già sufficienti problemi”.

casa1Infine, conclude Lenny Bottai: “è da respingere l’applicazione della legge regionale Saccardi, voluta dal governatore Rossi, che penalizza gli occupanti nell’assegnazione delle case (tutti, non solo coloro che occupano le case popolari come era previsto anche in passato, ma ogni tipo di occupazione, compresi luoghi pubblici abbandonati o patrimonio privato di palazzinari vari). Chi si trova ad occupare è perché non ha altre risposte possibili, se non ci sono case popolari la colpa è delle istituzioni e non dovrebbe essere né penalizzato né criminalizzato. Occupare non è una vacanza”.

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