11aprile 2015 da Libreria Belforte 1805
Dopo quella della scuola di scrittura «Carver», ecco giunto anche il momento dell’inaugurazione ufficiale dei nuovi locali della «Premiata Belforte 1805», in via Roma 69, a Livorno. Una celebrazione che si prolungherà per tutto il pomeriggio di giorno 11 aprile, a partire dalle ore 17.30, con la presentazione del capolavoro di uno degli scrittori più importanti, interessanti e chiacchierati (dal punto di vista letterario) degli ultimi anni.
Carla Benedetti presenta:
Antonio Moresco “Gli increati”
Introducono Francesco Mencacci e Antonio Celano
Gli increati è un romanzo vertiginoso, che coinvolge e cattura con la sua spinta narrativa travolgente, un testo autonomo e, nello stesso tempo, il culmine di un unico progetto cominciato più di trent’anni fa con Gli esordi e proseguito con Canti del caos. È un’opera che taglia e oltrepassa i nostri giacimenti narrativi, poetici, mitici, religiosi, i saperi scientifici, economici, storici, filosofici, il nostro sentimento del mondo, il nostro pensiero e le nostre conoscenze. Che ci trasporta in una dimensione dove non eravamo mai stati, in zone ritenute inaccessibili. Ci confronteremo con un’idea di letteratura a tutto campo, che prende di petto l’indicibile, ancora capace di portare sfida, rischio, avventura, sfondamento, invenzione, visione e passaggio, con un’opera che, mai come in questo caso, si pone non solo come mondo ma anche come ultramondo, abolendo le barriere di vita, morte, vita dopo la morte e immortalità.
Successivamente, in presenza di Moresco, sarà data rappresentazione della riduzione teatrale dell’omonimo romanzo dello scrittore mantovano: La lucina. La produzione è del labronico Teatro Agricolo, per la narrazione di Giovanni Balzaretti e le musiche dal vivo Filippo Conti. È stato lo stesso Moresco a volere che fosse questa compagnia e non altre a rappresentare a teatro il suo libro.
La lucina è uno dei più bei romanzi scritti in questi anni, pubblicato da Mondadori, è di una sapienza letteraria unica. Una fiaba sulla solitudine e sul senso dell’universo giocata su due versanti opposti dell’età umana, in un mondo sempre sospeso tra la vita e la morte.