Orti Urbani: B. L. “La proprietà privata è riconosciuta dalla legge, per assicurarne la funzione sociale”. Stop cementificazioni.

08ottobre 2014 da “Buongiorno Livorno”
orti e volantiniIn questi ultimi giorni la battaglia politica alla base del progetto degli Orti Urbani di Via Goito, sollecitata anche dalla rivendicazione della proprietà da parte di CLC, si è trovata al centro della cronaca cittadina riportando in primo piano il tema del consumo di suolo e della cementificazione. Questa la fotografia attuale della vicenda: da una parte CLC che rivendica il suo diritto a presentare un progetto utilizzando a sostegno della propria posizione il ricatto occupazionale e la volontà di far rientrare del loro investimento le 18 famiglie “beffate” dalla precedente proprietà che non hanno visto realizzare l’alloggio per cui avevano versato un lauto anticipo e dall’altra il Collettivo degli Orti Urbani che si oppone alla cementificazione dell’area dimostrando che esiste da parte della cittadinanza il desiderio concreto di partecipare attivamente alla riqualificazione delle aree urbane e di fatto, al governo della città.

Buongiorno Livorno, coerentemente con quanto scritto sul proprio programma elettorale e facendo del “consumo zero del territorio” uno dei propri criteri fondanti, conferma il pieno sostegno al progetto degli Orti Urbani, già espresso in un comunicato pubblicato in agosto e concretizzato con il continuo impegno mostrato dal proprio gruppo consiliare e dai tanti attivisti che non hanno lesinato solidarietà e presenze presso le aree in oggetto.

stefanoEvidenziamo come il percorso che ha portato CLC ad acquisire quote e diritti di edificare sia quantomeno approssimativo e veda la mancanza di una convenzione fra CLC e Comune al fine di poter avviare la costruzione delle abitazioni.

Comunque siamo convinti che i tempi siano maturi per porre l’attenzione su tutte quelle aree a servizi che in base alla Variante “Abitare Sociale” hanno cambiato destinazione e che necessitano di chiarezza nel prossimo Piano Strutturale, passando attraverso la conoscenza e la trasparenza del Piano Regolatore vigente, ricostruendo le trasformazioni urbanistiche degli ultimi vent’anni e  i volumi consumati da quelli residuali. Su questo garantiamo il nostro impegno per i prossimi anni.

orti1La vertenza aperta con gli Orti Urbani di via Goito può esercitare un ruolo strategico, anche per il futuro della città: da qui passa la sfida fra chi vuole continuare a portare avanti logiche speculative e di “selvaggia” cementificazione – spesso frutto di interessi lobbistiche ed affaristiche- e fra chi invece auspica e si impegna a realizzare percorsi sostenibili, a consumo zero di territorio, progetti di recupero e di riutilizzo di aree abbandonate e dismesse attraverso forme di gestione “dal basso”, oltre alle finalità direttamente connesse alle esperienze degli orti urbani (valorizzazione  e salvaguardia della “terra”, dell’agricoltura naturale, dell’ autodeterminazione alimentare, di stili di vita sobri e sostenibili ecc.).

La nostra difesa del progetto è alimentata dalla volontà di mettere al centro il bene comune: riattualizzare il paradigma che l’intero territorio appartiene al popolo, a titolo di “sovranità”, e che la proprietà privata è una cessione di parti del territorio che il popolo sovrano fa a singoli soggetti e come cita la nostra Costituzione  “La proprietà privata è riconosciuta dalla legge… allo scopo di assicurarne la funzione sociale”.  A questo proposito bene ribadire  che la nostra città non ha bisogno di edilizia privata residenziale ma di progetti condivisi e partecipati per il bene della collettività: e fra questi meritano un posto di primo piano gli orti urbani e gli spazi di aggregazione (assieme, per quanto riguarda l’emergenza abitativa, all’utilizzo delle case sfitte, alla ristrutturazione e al recupero di aree ed immobili dismessi e abbandonati, ad affitti a prezzi sostenibili ecc.).

foto 022Per tutti questi motivi esposti e argomentati, lunedì 6 ottobre, in sede di IV commissione consiliare dal nostro consigliere Marco Bruciati, abbiamo invitato la Giunta a monitorare e tutelare, fino alla definizione della futura convenzione, il mantenimento dell’attuale assetto degli Orti Urbani, con l’impegno affinché i diritti avanzati dalla CLC di costruire edilizia privata residenziale siano  respinti in nome di diritti superiori, collettivi e sovrani. Per “Una città dei cittadini” fondata sulla possibilità di coinvolgere tutta la popolazione a partecipare alla vita pubblica e per un reale cambiamento di rotta nel governo della nostra città.

 

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