Venerdì 16 ore 17:00, alla libreria Erasmo, si riprende il dialogo con i cittadini attivi che hanno trovato nell’Osservatorio delle Trasformazioni Urbane un canale di possibile comunicazione e confronto (con le Istituzioni locali) in attesa che venga aperto l’Urban Center che l’Amministrazione Comunale ha promesso per garantire informazione e trasparenza e dare voce alla città.
14 ottobre 2015 da Osservatorio Trasformazioni Urban, Livorno
E proprio il tema dell’Urban Center sarà uno degli argomenti dell’incontro: la sede di questo sarà il “Cisternino di città” in piazza Guerrazzi; ma conoscerne la sede non basta, a oggi non abbiamo nessuna notizia sull’organizzazione dei servizi e della struttura che dovrà gestire lo spazio fisico e colmare il vuoto d’informazione: non c’è dunque certezza che l’ex Casa della Cultura non rimanga solamente un contenitore privo di vita reale.
Il nostro ultimo atto prima della pausa estiva è stato il convegno “fronte del porto”: una volta tanto si è parlato tutti, relatori e convenuti, gli interventi sono stati interessanti nell’esposizione e importanti nei contenuti, soprattutto perché hanno dato una lettura diversa della vicenda portuale, mettendo al centro dell’attenzione i problemi che sono sistematicamente trascurati dall’A.P. e dai media, che invece rappresentano le sfide fondamentali dalle quali dipenderanno il destino del centro storico e l’esistenza di nuove opportunità per tutta la città.
Fra gli altri gli interventi di Olimpia Vaccari e di Manlio Marchetta sono stati particolarmente stimolanti ed è stato illustrato per la prima volta un progetto di trasferimento del depuratore.
Parlare di porto conduce a parlare di Piano Strutturale che rimane al momento uno studio riciclato salvo qualche proposta visionaria quanto scollegata dal contesto generale, ma soprattutto niente hanno a che fare con lo strumento conoscitivo e programmatorio fondamentale della pianificazione urbana. Del resto questo lavoro è privo di un preciso indirizzo della nuova A.C. quindi a completa discrezione dell’incaricato che procede per inerzia sui documenti e gli orientamenti della vecchia A.C.
La Port Autority procede intanto a gestire confusamente gli affari della zona cosiddetta portuale; e il limite temporale stabilito, nell’atto di approvazione del PRP, per una possibile rivisitazione delle aree d’interesse urbano interne a essa, sulla base d’indicazioni preliminari di PS, sta per scadere com’era facile prevedere.
Sulla Porto 2000, sui Silos granari, sul futuro della Porta a Mare e del porto Mediceo, e poi sulle Darsene e gli scavi, forse qualcuno sa cosa sta avvenendo, qualcuno sa cosa ci aspetta? Cos’altro ancora dopo il capannone del cantiere Benetti?
Appuntamento quindi il 16 p.v. con questo ODG:
- Piano del porto: c’è ancora margine per intervenire sulle aree d’interfaccia con il centro storico?
- Piano strutturale: come procede, quali gli indirizzi dell’AC, quali le capacità degli incaricati di interpretarli. Urban Center: come luogo d’interesse pubblico.
- Sui piani di recupero avviati negli anni 80 e portati avanti senza sostanziali modifiche per inerzia e colpevole conformismo, senza tener conto della nuova drammatica situazione di crisi economica, occorre aprire una riflessione collettiva.