Venerdì 21 ottobre 2016 ore 17,00 presso Libreria Erasmo Via degli Avvalorati, 62
Incontro pubblico No alla Bellana. Si al Porto Turistico nel Mediceo.
Partiamo da due note teoriche elementari: i porti turistici detti anche Marina sono porti creati per il diporto turistico, dunque in grado di accogliere yacht di varia grandezza e barche per diporto, di fornire servizi di assistenza oltre che punti di rifornimento carburante, ampio parcheggio vicino ai siti per calare in mare o tirare in secca le imbarcazioni, alberghi, residence, negozi attrezzati per la nautica, ristoranti e quanto altro.
Insomma quello che si pensava di fare nelle aree ex cantiere, chiuso in fretta e furia inseguendo il sogno della valorizzazione delle aree (prima della variante illegittima che ha consentito di costruire case di abitazione) e di un bellissimo Marina nell’antico Porto Mediceo.
Oggi la porta a mare più che al servizio del Mediceo, sembra un quartierino sul mare, con il porto storico ridotto a informe parcheggio di natanti, in buona parte a servizio del cantiere Azimut.
Invece un approdo, detto anche porto di riparo, nasce per tenere al sicuro le barche dalle intemperie, in assenza di porti turistici nelle vicinanze e non richiede grandi attrezzature a terra, struttura indubbiamente utile, che diventa tuttavia incomprensibile se collocata là dove già a pochi metri di distanza c’e’ un porto turistico in grado di offrire ormeggio.
Ma c’è un’altra opzione, che è quella approvata nel piano proposto dello Yachting club e soci:
creare un parcheggio per i propri soci, insomma un porticciolo privato ( calcolano infatti 400 posti e poco più per i soci livornesi e circa 100 di soci della provincia,con parcheggio minimo previsto solo per le barche dei diportisti non residenti).
Certo, visti i costi del posto barca (si leggono cifre cha vanno dai 90000 ai 120000) non si tratta di un riparo per barchette di poverelli, dunque andrebbero evitate assurdità come il definirlo “diporto sociale”, che nel resto del mondo consiste nel noleggio di piccole imbarcazioni, o in gite organizzate nei dintorni a modico prezzo e/o scuola velica, e da noi in barchette di max 6 metri ancorate nei fossi per chi ancora se lo può permettere (alcune barche sembrano in stato di abbandono).
Semmai la domanda è: non si poteva creare un porticciolo privato dentro il Mediceo?
Utilizzando tutto il porto e spostando gli ingombranti traghetti, insieme alla darsena nuova,si potevano trovare 600 posti per lo Yachting club?
Fin qui il dibattito è legittimo, non lo è più nella misura in cui si racconta di incredibili necessità di spostare tutte le barche dal Mediceo per fare i lavori…come se ogni volta che si progetta un porto turistico fosse necessario farne un altro per immagazzinare le barche fino a lavori compiuti!
Altrettanto assai poco convincente il discorso sulla necessità di togliere le barchette dai fossi per poterci navigare (con cosa? Coi giganti da crociera per un inchino ai livornesi? Con i battelli normali pare si facciano già giretti turistici sui fossi).
Dunque se il problema fosse quello di avere uno spazio privato a disposizione dei soci, 600 posti barca e servizi minimi basterebbero….invece si tratta di un’altra storia. Ci pare il caso di raccontare la sequenza dei fatti, per una discussione sensata.
Dagli anni 70 un progetto di porto turistico Marina alla Bellana,a firma dell’arch Martigli, incaricato dalla compagnia portuali, si aggira come un fantasma nelle sedi politiche livornesi.
Per farlo digerire alle sezioni del PCI , si provò a dire che non era un diporto da ricchi ma un diporto sociale (come la medicina gratuita per tutti?) ma nel 1986 quando ci si decise a presentarlo ufficialmente, fu affondato dallo stesso partito di governo locale, per via dell’indignazione dei circoli del partito.
Quasi tutta l’opposizione viceversa si schierò a favore del Bellana.
Anche Democrazia Proletaria disse la sua: che se porto turistico si voleva fare, e non avrebbe dovuto scandalizzare visto che anche il turismo ricco può contribuire all’economia cittadina (settore terziario), purché ci sia un intreccio e una connessione forte con la città, allora perché non farlo nel porto Mediceo ormai inadatto come porto commerciale, viste le ottime connessioni con il quartiere Venezia e i borghi, tramite la rete dei fossi, in modo da coinvolgere un ampio territorio?
Ora a noi dell’OTU che di memoria storica ne abbiamo molta, e ci sforziamo di studiare e ragionare sui problemi senza pregiudiziali ideologiche, il ritorno del fantasma della Bellana, aggiunto frettolosamente al piano del porto (che nei lunghi anni di gestazione e latitanza non conteneva nessuna previsione alla Bellana di approdo o porticciolo) ci ha da subito inquietati, anche se i gravi danni della variante speculativa del fronte del porto, ci sono sembrati più rilevanti e su quelli ci siamo concentrati.
E in effetti rilanciato nei settori politici con ragioni assai fantasiose ovvero la necessità di liberare il Mediceo e/o i fossi, proprio per agevolare la creazione del porto Marina Mediceo, i nostri eroi sono riusciti a reintrodurre dalla finestra ciò che era stato buttato fuori dalla porta, ovvero un progetto che sta pian piano riassumendo i connotati originali di porto turistico (anche se si cerca di minimizzare col termine porticciolo) passando da 450 a 600 a 1200 imbarcazioni da diporto!
E allora se vogliamo discutere, parliamo di questioni realistiche …attualmente due progetti di porto turistico si fronteggiano, sorretti da cordate private in conflitto, uno è il Marina alla Bellana e uno è il Marina nel Mediceo e darsena nuova: non sono complementari ma alternativi.
Specie oggi che la crisi ha decimato i ricchi e i redditi medi, lasciando solo famiglie impoverite e pochi ricchissimi. .
Ci sono due probabilità entrambe negative, che il Mediceo resti come ora un feudo privato di AZIMUT Benetti, per i suoi Yacht e i suoi facoltosissimi clienti, o che nascano entrambe i porti, e il Bellana fallisca come tanti altri ” porticcioli “vicini e lontani, lasciando strascichi di debiti.
C’e’ chi pensa che il sito adatto a un Marina sia il Bellana e non il Mediceo? …Bene parliamone ma senza infingimenti.
Come OTU fin dal primo momento abbiamo espresso perplessità rispetto alle evidenti (almeno per noi) contraddizioni e ambiguità, che abbiamo cercato di evidenziare in una serie di interrogativi che non hanno mai avuto risposta. Le ricordiamo qui sotto, per favorire il confronto, formuliamo alcune domande a cura di Leonardo Bertelli.
- Considerando che nell’ambito di 45 km. di costa (circa 25 miglia nautiche, 10 a nord e 15 a sud di Livorno) si trovano già 3 approdi turistici: Porto di Pisa a nord 345 posti barca (p.b.), senza considerare tutti quelli in bocca d’Arno e a sud Cala de’ Medici (Rosignano) 650 p.b. Porto di Cecina 800 p.b. quanti posti barca sono utili a Livorno?
- Nei vicini porti esistenti quanti posti sono ancora vuoti?
- Qual è la richiesta di posti barca non livornesi?
- Quali sono i costi di costruzione e di vendita nei tre porti?
- Chi ne ha finanziato le realizzazioni?
- Nel porto Mediceo e Darsena nuova sono previsti 600 p.b. (anche perchè è stata colpevolmente ristretta l’area prevista nel vecchio strumento urbanistico), ne servono ancora 1200? Quali sono i costi di realizzazione nell’uno e nell’altro?
- Per spostare 200 barche dal Mediceo e 200 (le più ingombranti) dai fossi serve un approdo da 1200 p.b.?
- Dopo che si è costruito l’approdo nel Mediceo demoliamo l’approdo alla Bellana ? Oppure ci teniamo 1800 inutili p.b.?
- L’approvazione dei “Circoli nautici” alla Bellana, è stata preceduta da una richiesta esplicita ai soci sulla loro disponibilità a spendere 30/50.00 euro (ipotesi ottimistica) per spostarsi?
- Quali risorse economiche si intende utilizzare nelle due soluzioni?
- Partendo dal presupposto di non utilizzare risorse pubbliche da destinare a scopi migliori, le eventuali risorse private da dove arrivano, e una volta realizzato il porto, dove vanno le risorse drenate da tasche livornesi, chi (eventualmente) arricchiranno ?
- Quali saranno gli impatti a terra e sulla costa del porto Mediceo e del porto Bellana? Quali gli impatti a mare?
- Se i due approdi sono evidentemente alternativi quale scegliereste ?
- Chi ha stabilito che le barche nei fossi livornesi non possono stazionare? Chi ha stabilito che le barche nei fossi sono una “bruttura”? A quale canone estetico i decisori di cui sopra fanno riferimento?
- Dato che i materiali terrosi vengono trasportati dalle correnti costiere da nord a sud, ed è evidente che provengono per lo più dal sistema fluviale della valle dell’Arno (a nord) e non dalla costa rocciosa a sud di Livorno, non si ritiene che la chiusura a sud delle aree portuali incrementi il loro interramento?
- Per quale ragione non può essere destinato all’approdo turistico l’intero porto mediceo e la darsena nuova opportunamente restaurata?
- Se le barche nei fossi sono una “bruttura” per quale procedimento divengono una “bellezza” trasferite alla Bellana? Potenza del nome?
- Quanti posti auto sono ritenuti necessari a servizio dell’approdo e dove vengono situati?
- Continueremo ad utilizzare la passeggiata a mare lungo riva in un “parcheggio a mare” aumentandone le dimensioni?
- Quanti posti di lavoro continui e non occasionali possono derivare dall’investimento? Oppure si tratta di una consueta operazione “mordi e fuggi” per impoverire ulteriormente l’economia livornese (vedi porta a mare)? Qual è l’interesse della collettività livornese ?
- Come mai il Comune di Livorno ha così rapidamente sposato l’iniziativa con una variante (sostanziale) per un progetto valutato negativamente e abbandonato fin dagli anni ’70?
- La LaSoprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno che (stranamente, dopo trenta anni di opposizione) pare aver approvato l’iniziativa, quali limiti e condizioni ha posto ?
- Il progetto in presentazione al LEM è diverso dalle indicazioni contenute nel pIano regolatore portuale?
- L’inglobamento nell’area di approdo dello Scoglio della Regina ne implica l’utilizzo ai fini delle attività “approdistiche” e la limitazione (o abbandono) delle attività universitarie attualmente insediate?
- Non si ritiene opportuno che insieme all’annunciato (dal Sindaco) stop all’ulteriore consumo di territorio sia posto fine al consumo di aree marine, non necessarie all’attività portuale, e della relativa linea costiera ?
- L’Osservatorio Trasformazioni Urbane (OTU) non nasconde che si è da tempo espresso negativamente all’ approdo con motivazioni paesaggistiche, economiche ed urbanistiche, derivanti dagli elementi progettuali accessibili, ritiene comunque necessario ottenere risposte puntuali ai dubbi sopra espressi per un giudizio definitivo.
Osservatorio Trasformazione Urbane – Livorno
Schede tecniche urbanistiche
UTOE 5CA Bellana: posti barca 600; attività di servizio alla nautica mq.400. Indirizzi di attuazione: gli interventi di trasformazione sono sottoposti alle procedure del piano attuativo, nel rispetto delle prescrizioni vincolanti del PRP. GLI INTERVENTI SONO ATTUATI CON PROGETTI DI OPERA PUBBLICA .
UTOE 5C2 Porto Mediceo funzioni connesse al porto turistico: commerciale mq.2600; terziario mq.3300; turistico ricettivo mq.800 (recupero dal Bastione della Regina) Altro : residenziale mq.1000. STANDARD mq.5900.
NOTE AL MARGINE. Cosa si dice del progetto Bellana.
- L’approdo turistico della Bellana è destinato ad accogliere le strutture di ormeggio oggi presenti all’interno del bacino Mediceo e della darsena nuova, che “dovranno” (?!?!) essere rimosse a seguito della realizzazione del porto turistico Mediceo.
- Il tipo di nautica è definito sociale (?!) in prevalenza afferenti a barche di max 9 m. di proprietà in massima parte di livornesi.
- Il regolamento attuativo del PRP DICE ESPLICITAMENTE che il progetto è stato dimensionato in base al numero attuale di imbarcazione dei soci (419 in totale) di cui 280 di livornesi e 139 di non residenti, (in effetti si era parlato di 450 posti barca poi lievitati a 600 nel progetto approvato).
- Per il parcheggio si calcolano necessari 111 posti macchina,da localizzare nelle vicinanze (?!).
Allegato 1 progetto del bellana
16 – AREA CERNIERA DI TRANSIZIONE ALLO SPAZIO URBANO – DISTRETTO DELLA NAUTICA SOCIALE – UTOE 5-C-4 BELLANA
LOCALIZZAZIONE: Lʼarea destinata allʼinsediamento di strutture di ormeggio per le imbarcazioni della nautica sociale comprende lo specchio acqueo a sud del molo di sottoflutto della darsena Morosini (c.d. localita Bellana). A servizio delle strutture di ormeggio per le imbarcazioni della nautica sociale e stata riservata anche tutta la porzione del suddetto molo di sottoflutto esterna al muro paraonde esistente che verrà ampliata e regolarizzata per consentire la realizzazione di unʼarea operativa adeguata.
Per la protezione dal moto ondoso delle strutture di ormeggio della nautica sociale e prevista la realizzazione di due nuove opere foranee delle quali una in prosecuzione del molo di sopraflutto della darsena Morosini e lʼaltra distaccata opposta in allineamento con la diga della Vegliaia.
Le suddette opere svolgono anche la funzione di protezione del tratto di lungomare compreso tra il cantiere ex F.lli Orlando ed il Porticciolo Nazario Sauro e dello sbocco a mare del Fosso Mediceo che collega la darsena Nuova con il mare.
Nell’area in oggetto sono individuati i seguenti sub ambiti:
– SAA: Specchio Acqueo Approdo
– MDM: Area a ridosso del molo di sottoflutto della Darsena Morosini
Per la zona SAA è prevista la realizzazione di pontili fissi o galleggianti per lʼormeggio delle imbarcazioni della nautica sociale.
Per la zona MDM e prevista la realizzazione dei servizi ed attrezzature di base a terra dellʼapprodo ad eccezione dei posti auto per i quali verrà individuata dal comune di Livorno unʼarea limitrofa allʼapprodo che verrà destinata in via esclusiva a tale scopo.
Obbiettivi e criteri: La previsione di uno specchio acqueo destinato a strutture di ormeggio della nautica sociale si e reso necessario per trovare una collocazione alle strutture di ormeggio presenti allʼinterno del bacino mediceo e della darsena nuova che a seguito della costruzione del porto turistico dovranno essere rimosse.
Componente funzionale caratterizzate:
– D3 funzione nautica sociale;
– SD servizi amministrativi, commerciali, di controllo, direzionali e tecnici connessi allʼattività portuale;
– SC servizi di sicurezza e controllo;
– SN servizi alla nave (bunkeraggio, rimorchio, pilotaggio, ormeggio, etc.);
Modalità di attuazione:
Gli interventi a terra sono subordinati alla preventiva approvazione di un progetto da parte dellʼAP di intesa con il Comune di Livorno.
Il progetto esecutivo degli interventi finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture per lʼapprodo per la nautica sociale sarà definito in coerenza con le disposizioni di cui allʼAllegato II “Direttive standard per la pianificazione e la progettazione dei porti e approdi turistici” della Disciplina del Master Plan “La rete dei porti toscani” con riferimento al Capo II-Standard nautici, al Capo III-Standard ambientali, al Capo IV-Standard per servizi ed attrezzature di base a terra e con eventuali altre disposizioni regolamentari di livello regionale.
La viabilità di servizio allʼApprodo e alle attività portuali per la cui realizzazione saranno interessate porzioni di aree demaniali, possono essere eseguite solo previo concessione demaniale ex art. 36 Cod. Nav. e autorizzazione ex art. 24 Reg. Cod. Nav. Il perimetro dellʼArea Cerniera insiste totalmente su aree e specchi acquei demaniali.
Norme transitorie:
Nelle more della redazione dellʼapprovazione e dellʼattuazione dei progetti è consentito lo svolgimento delle attuali attivita.
SUPERFICIE COMPLESSIVA DELLʼAMBITO: 50.000 m2 di cui 5.500 m2 a terra e 44.500 m2 a mare
OPERE A MARE
SPECIE: APPRODO
DENOMINAZIONE: NAUTICA SOCIALE
SPECCHIO ACQUEO DI PERTINENZA – SUPERFICIE: 44.500 M2
SPECCHIO ACQUEO – FONDALE: MIN. –1.50 M S.L.M.M; MAX -4.00 M S.L.M.
FRONTI DI ACCOSTO OPERATIVI – LUNGHEZZA: N.D.
PROFONDITA FRONTI DI ACCOSTO MIN. –1.50 M S.L.M.M; MAX -4.00 M S.L.M.M.
QUOTA SOMMITA FRONTI DI ACCOSTO: MIN +0.50 M S.L.M.M; .MAX +1.20 M S.L.M.M.
TIPO DI NAVIGLIO ACCOLTO: IMBARCAZIONI DA DIPORTO DI LUNGHEZZA FINO A 9 M
NUMERO POSTI BARCA: 600
OPERE A TERRA
NUOVA EDIFICAZIONE: 400 m2 di SUL (gia SLP) per realizzare la torre di controllo, gli uffici direzionali dellʼapprodo ed i servizi igienici.
TIPOLOGIE DʼINTERVENTO: si rinvia a quanto previsto dal regolamento urbanistico del comune di Livorno
Allegato 2 delibera n. 26 del 22.07.2013
Societa S.T.U. PORTA A MARE S.p.A. – Manifestazione di interesse al diretto rilascio di un atto di concessione demaniale marittima ai fini della realizzazione e gestione di un “approdo turistico” all’interno del porto di Livorno.
Rilascio della concessione demaniale marittima degli specchi acquei e della aree a terra per la realizzazione e gestione di un approdo turistico nel porto Mediceo di Livorno, secondo Ie previsioni degli Accordi di programma del 7 maggio 2003, 21 dicernbre 2007 e 10 agosto 2007, citati in premessa e degli atti conseguenti.
Proseguendo verso sud troviamo il porto mediceo con funzione “approdi per nautica da diporto e per pesca sportiva” per il quale con Deliberazione di Consiglio Regionale n. 85 del 23 Novembre 2010 è stata approvata la Variante al vigente PRP portuale finalizzata alla realizzazione di infrastrutture per l’approdo turistico all’interno del porto commerciale del porto di Livorno.
La variante prevede un numero di posti barca pari a 600 e come opere infrastrutturali sono previsti un nuovo pennello in testa al Porto Mediceo, l’allungamento del molo Elba e la realizzazione di un nuovo molo con la funzione di protezione dal moto ondoso. E’ previsto la costruzione di un canale di collegamento tra la darsena Nuova e l’area a sud denominata “scoglio della Regina”.
Porto “La Città Medicea .
Stato d’avanzamento Interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza fossi demaniali cittadini Intervento rimosso dalle opere da realizzare L’intervento è stato rimosso dal programma triennale 2011 2013 approvato con Delibera del Comitato Portuale n. 19 del 28/10/10 nta prp 5.A .
Ai fini degli atti concessori concernenti lo specchio acque della Bellana, il numero dei posti di ormeggio effettivamente disponibil i dovrà essere coerente con il numero dei posti auto complessivamente reperiti, anche al di fuori dell’ambito portuale.
Allegato 3 piano operativo triennale lavori portuali
Finanziamento L. 413/Quater da Quadro Economico € 5.745.000,00.
A seguito dell’approvazione conclusiva da parte della Regione Toscana in data 23/11/10 della variante al PRP di Livorno per il porto turistico, è stata avviata la predisposizione del progetto esecutivo, che è in corso di ultimazione.
L’avvio dell’intervento è condizionato dall’ultimazione dei lavori, da parte della Soc. Porta a Mare, delle opere strutturali edili confinanti ed in adiacenza al nuovo canale.
Costruzione prolungamento dello sporgente Elba Gara in corso.
Prolungamento del Molo Elba per un importo pari a 4.825.800,00 €.
Provvedimento di autorizzazione alla gara n.190 del 22.11.2011 – Importo a base di gara 4.442.715,73 €
Finanziamento L. 413/Quater da Quadro Economico 5.005.351,52 € 31
Stato d’avanzamento Realizzazione nuova banchina sul lato sud Molo Mediceo progetto definitivo Finanziamento L. 413/Quater da Quadro Economico € 5.239.440,00.
La prosecuzione del procedimento è condizionata dalla problematica connessa con la delocalizzazione dei circoli nautici concessionari attualmente insistenti negli specchi acquei interessati dai lavori.
Porto Mediceo e Darsena Nuova: interventi di consolidamento e riqualIficazione banchine portuali per un importo pari a 7.031.880,00
Intervento suddiviso in lotti funzionali
-Fornitura in opera cassoni in testata alla banchina 75 – fornitura conclusa con Certificato di Regolare Esecuzione emesso in data 30/11/09;
-Riprofilamento banchina area ex Lips – gara aggiudicata in via provvisoria;
-Riprofilamento banchina Andana Elba – gara in corso di predisposizione.
La prosecuzione del procedimento è condizionata dalla problematica connessa con la delocalizzazione dei circoli nautici concessionari attualmente insistenti negli specchi acquei interessati dai lavori.
-Riprofilamento banchina Andana delle Ancore – la prosecuzione del procedimento è condizionata dalla problematica connessa con la delocalizzazione dei circoli nautici concessionari attualmente insistenti negli specchi acquei interessati dai lavori.
Costruzione di un canale navigabile tra la Darsena Nuova e la Bellana (II Lotto FUNZIONALE) 2.200.000,00 fine lavori 2°/2018.