Peppe Servillo & Solis String Quartet al Metarock: report, photogallery e video

“Grazie per averci ospitato nella sala da pranzo della vostra città!”

20 Giugno 2018, di Michele Faliani

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Ha ancora senso, nel 2018, continuare a proporre rivisitazioni di canzoni napoletane? Beh, considerando che la vera canzone napoletana (non certo quella dei neomelodici, ovviamente) è parte integrante della cultura italiana e fonte continua di ispirazione per gran parte dei cantautori, soprattutto dal punto di vista armonico, la risposta non può che essere sì. Se poi ad eseguire una parte dello sterminato songbook partenopeo sono Peppe Servillo alla voce il Solis String Quartet agli arrangiamenti e agli archi, non c’è nessuna possibilità di risposta negativa alla domanda di cui sopra. Chiamati all’ultimo secondo a sostituire la prevista esecuzione dell’Inno alla Gioia, Servillo e i quattro Solis hanno incantato la Piazza dei Cavalieri con un’ora abbondante di gioielli noti (“Scalinatella”, “Presentimento”, “Dove sta Zazà”) e meno noti (le divertenti “So’ le sorbe e le nespole amare” e “Està” sopra tutte), eseguite tutte in maniera esemplare. Non siamo d’accordo solo su una cosa, sul fatto che Peppe Servillo dice “Sono un attore che presta la sua voce alle canzoni”: no, caro Peppe, sei un grande cantante, e il concerto al Metarock ne è stata la dimostrazione.

Grazie a Metarock per la consueta ospitalità.

La fotogallery del concerto:

Un estratto video del concerto:

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