Piaggio Pontedera: accordo su Mobilità e Solidarietà firmato Fim e Uilm. La Fiom dice No!

fiomFim e Uilm hanno firmato un accordo su Mobilità e Solidarietà, simile a quello dello scorso anno e per diversi aspetti peggiore

25 ottobre 2015 da Delegati Fiom Piaggio Pontedera: Massimo Cappellini, Adriana Tecce, Giorgio Guezze, Massimiliano Malventi, Rossella Porticati, Claudio Bardi.

Piaggio sciopero fiomCon la Piaggio hanno concordato sulla “necessità di proseguire in un piano di riduzione dei costi e di adeguamento degli organici” concedendo alla Piaggio tutti gli strumenti disponibili per licenziamenti (mobilità), flessibilita`di orario (CDS), e conseguente aumento dei ritmi di lavoro. Le motivazioni addotte da FIM e UILM (occupazione, investimenti, PTV) sono risibili e offensive per l’intelligenza dei lavoratori. Durante l’incontro, a richiesta esplicita di un delegato FIOM:

  • la Piaggio ha confermato che non c’è nessun esubero. La Solidarietà`, quindi, non si motiva con la difesa dell’occupazione. I numeri scritti nell’accordo non sono altro che quelli che servono all’Azienda per avere il massimo possibile di flessibilità sugli orari e sull’impiego dei singoli lavoratori, per di più senza che sia previsto alcun vincolo di rotazione.
  • I Dirigenti aziendali hanno chiarito che nessun piano di investimenti è stato ancora approvato dal Consiglio di Amministrazione.
  • Anche la trasformazione dei PTV in full time (al massimo una trentina) è solo un impegno generico, già preso e non mantenuto tante altre volte; un’operazione che punta a ridurre l’occupazione stabile, infatti per mantenere gli stessi livelli occupazionali a fronte di circa 200 persone che escono con la mobilità dovrebbero essere trasformati in full time 480 ptv, altro che 15%

piaggioQuesto accordo è la conferma di una pratica sindacale contraria agli interessi dei lavoratori. Dimostra la subalternità di FIM e UILM verso la Piaggio e conferma che con FIM e UILM nessun percorso comune è possibile se si vogliono difendere gli interessi dei lavoratori. Mentre si firmano accordi sugli interessi della Piaggio, l’Azienda continua a rifiutare ogni trattativa sugli interessi dei lavoratori: produzione che viene dall’estero, diminuzione ritmi di lavoro, premio dimezzato negli ultimi tre anni, PTV, caldo in estate e tutti gli altri punti della Piattaforma approvata e presentata da più di due anni.

Per queste rivendicazioni i lavoratori scioperano da anni con determinazione e sacrifici. Ma, per imporre alla Piaggio l’apertura di una vertenza occorre evitare trattative in cui l’Azienda non si renda disponibile ad entrare nel merito delle proposte dei lavoratori.

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