Piazza Grande a Livorno: “fatta la felicità del Vescovo, gabbato lo Santo”?

Piazza Grande ha avuto il suo bel restauro, il centro e il cuore della città, il primo impatto per i croceristi che scendono a terra, un nuovo look che fa risaltare la Cattedrale di San Francesco, il Duomo di Livorno.

3ottobre 2014 di Giacomo Bazzi

piazza grandeLavori SacroSanti, necessari, per certi versi un’opera che riscatta l’ignobile interrompimento (il palazzo Grande) che, in maniera demenziale, divise quella stupenda piazza, nascondendo il Municipio e il quartiere della Venezia ma, come attraversiamo la via Grande al lato di piazza Guerrazzi, pochi metri e ritroviamo il degrado: un colabrodo con transenne continue che rendono difficoltoso il transito, un imbuto stradale con l’asfalto dagli evidenti segnali di cedimento.

via grandeCerto è che si è fatta la felicità del nuovo Vescovo, ma perché adesso non dare felicità anche ai residenti, ai commercianti e ai frequentatori della via Grande? Esserci spesi per la piazza è stato necessario, come pure è stata una scelta giusta il riordino e riassetto, in funzione dei croceristi, per renderla completamente perdonabile. Ma adesso il punto è se, quella piazza pagata con i soldi della collettività, sarà liberamente fruibile dalla città (esempio: nuove panchine, eventi e spazi per musicanti di strada, abolizione delle barriere architettoniche) oppure se, come al solito in assenza di un progetto complessivo e di ulteriori risorse, “fatta la felicità del Vescovo, gabbato lo Santo”?

via grande1Solo ai grandi artisti è consentita l’Opera Incompiuta, a noi comuni mortali invece spetta la modestia di mantenere coerenza agli impegni assunti. Pertanto invitiamo l’attuale Amministrazione ad intervenire anche sulle zone limitrofe e sulle criticità intervenute a seguito di questa riassetto. Occorre evitare che a pagarne le spese dell’isola felice di una piazza, siano le zone adiacenti.

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