Pietro Grasso su riforma del Senato: ”…non vorrei che le istituzioni relegate in un angolo diventassero un museo…”

Le parole di Pietro Grasso, che teme la attMorelli Ruggerouale situazione determinata dal voto e dalla discussione sulla riforma del Senato, meritano un commento

20settembre 2015 di Ruggero Morelli

Pietro GrassoHa affermato: ”…non vorrei che le istituzioni fossero relegate in un angolo e diventassero un museo…” Come dire che le decisioni sono già prese fuori dall’aula e il lavoro dei parlamentari è inutile.

Vorrei suggerire al Presidente che le istituzioni, sin dalla commissione Bozzi per arrivare con Jotti e D’Alema, ai 40 esperti nominati dal Presidente  Napolitano, hanno avuto un ruolo per studiare-meditare-arare la materia.

  • Che le istituzioni hanno discusso e votato le proposte ultime per superare il bicameralismo in più occasioni.
  • Che fuori delle istituzioni molti esperti hanno scritto le loro opinioni sui giornali più qualificati.
  • Che quindi per ricordare anche le raccomandazioni di Napolitano, c’è materia per decidere.

senatoE le istituzioni sono anche in grado di votare in modo diverso da quanto chiede il Governo e la maggioranza dei parlamentari Pd.

Quindi non vedo questa deriva del parlamento, ma solo un mettere le mani avanti in modo condivisibile, purtroppo il museo c’è e questa fase può renderlo, se decide e non rinvia, un laboratorio vivo. Se ci sarà un rinvio per modifiche il Governo ne dovrà prendere atto e dimettersi. La mia preoccupazione sta proprio qui perché le molte riforme attuate dimostrano la capacità di questa maggioranza, e quelle in corso sono decisive per la ripresa del paese.

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