9luglio2014 Comunicato di: Laura Banchetti – Circolo PRC Borgo – S. Jacopo
Nei prossimi giorni prenderanno avvio nuove attività commerciali di vario genere che, occuperanno i nuovi padiglioni costruiti all’interno di un’area, dove un tempo si progettavano e si costruivano grandi navi d’ogni genere, natanti che hanno fatto La storia del cantiere Luigi Orlando di Livorno. Il vanto della cantieristica Italiana, chi non ricorda l’emozione che i Livornesi provavano durante le fasi di varo in mare, chi poteva non perdeva l’occasione di assistervi anche solo affacciandosi alle balaustre degli scali Novi Lena.
Dove ieri si distribuiva lavoro, oggi si distribuirà consumismo, dove il gruppo IRI, il cantiere rappresentava il cuore pulsante di Borgo dei Cappuccini, oggi dovrà rassegnarsi alla desertificazione produttiva, ma anche alla progressiva scomparsa di saperi e mestieri di cui la nostra città è stata scuola con maestri d’eccellenza, a cominciare dalla scomparsa delle piccole attività commerciali e artigiane.
CircoloRicordiamo, la sopravvivenza del grande bacino di carenaggio inaugurato 40 anni fa, dove potevano essere riparate navi fino a 300 mila tonnellate, i promotori del progetto affermarono che questo poteva, non solo convivere ma anche integrarsi con l’attività produttiva attuale di Azimut – Benetti, bene adesso vorremo che dalle promesse si passasse ad atti concreti.
Per queste considerazioni di merito, nel tentativo di dare anche un contributo a risolvere le grandi problematiche occupazionali che attanagliano la nostra città, continuiamo ad esprimere la nostra contrarietà alla trasformazione d’una storica area produttiva, in una struttura di natura commerciale che, di fatto, oltre a ridurre posti di lavoro, toglierà