Pre-modernità nel pensiero mitico/autoritario: “dalla Lega Nord al M5stelle”

fanucchi massimo

La lunga crisi economica e finanziaria che ha investito l’Europa sta logorando i vecchi partiti politici continentali che si stanno alternando, con deludenti risultati, alla guida dei vari paesi, Italia compresa

25gennaio 2016 di Massimo Fanucchi

Jürgen Habermas

“Dacché sono trascorsi i giorni dell’embedded capitalism e i mercati globalizzati -scrive Jürgen Habermas– si vanno allontanando in fretta dalla politica, a tutti gli stati membri dell’OCSE riesce sempre più difficile stimolare la crescita economica e provvedere contemporaneamente tanto a una distribuzione del reddito più o meno giusta quanto alla sicurezza sociale di ampi strati della popolazione”.

In questo scenario, invece di spostare l’azione politica al di là dei confini nazionali e rafforzare l’Unione europea, con coraggiose scelte adeguate al concrescere sistemico di una società mondiale multiculturale, gli stati membri arretrano e aprono ampi spazi alla crescita catastrofica dei movimenti populisti. Di conseguenza, la politica regredisce ad una guerra tra culture e sottoculture che gareggiano per la legittimità e la conquista del consenso.

a5Nel nostro paese, la crisi dei tradizionali partiti ha favorito la nascita di due movimenti populisti che presentano sacche di sottoculture arcaiche, magiche, mitiche e premoderne: la Lega Nord (dicembre 1989) e il M5S (ottobre 2009).

Senza alcuna pretesa di trattare esaurientemente un fenomeno politico complesso, qui vogliamo evidenziare alcuni preoccupanti fattori di pre-modernità presenti nel M5S, utilizzando alcune delle “linee evolutive” umane (definite anche stadi o livelli di coscienza) sviluppate dal noto antropologo Jean Gebser: stadio arcaico, magico, mitico, razionale, pluralista e integrale.

Ken WilberQuesto strumento operativo, insieme ad altri (come “i quattro quadranti”), è largamente impiegato dall’Integral Insitute, fondato da Ken Wilber, uno dei più geniali filosofi/sociologi contemporanei e autore accademico degli Stati Uniti più tradotto nel mondo ma poco conosciuto in Italia. Il modello mitico/autoritario inizia circa 5.000 anni fa, e la sua tipica visione del mondo prevede che la guida della società avvenga sotto il controllo di un qualcosa di assoluto e onnipotente.

Una specie di ordine mitico che sostiene un codice di condotta basato su principi assoluti e intoccabili di “giusto” e “sbagliato”. La violazione del codice e delle leggi stabilite dall’Ordine, approvate dalla comunità mitica, comporta severe ripercussioni. Uno dei principi basilari di questo stadio evolutivo è il concetto di bene e di male assoluto. Il bene coincide con il sostegno delle idee e delle leggi stabilite dall’Ordine; il male con chi si oppone ad esso e ai suoi principi. Il senso di appartenenza alla comunità mitica è molto forte ed ha bisogno di essere sostenuto dall’idea di un nemico, che viene identificato con il male assoluto.

Il pensiero mitico/magico/autoritario a cinque stelle:

M5stelleIl motto “Uno vale uno” è una delle principali credenze mitico/magiche del Movimento 5S, nonostante esso sia in realtà una diarchia autoritaria saldamente nelle mani di Beppe Grillo (al quale appartiene la presidenza, la rappresentanza legale e la proprietà del simbolo, depositato in Camera di Commercio) e di Gianroberto Casaleggio (che ha contribuito a scrivere le regole fondamentali del movimento e ne controlla il rispetto). Nessuno dei due può essere sostituito, rimosso o messo in discussione. L’autonomia degli eletti a 5S, sia in parlamento che negli enti locali, è limitata e sottoposta ad un controllo rigido e permanente. Niente di politicamente rilevante può essere fatto senza la preventiva approvazione dei due indiscussi capi.

Le votazioni on line, artificialmente create per dare un contenuto illusorio a questo mito, appaiono sempre più una farsa pilotata da un ristretto e fiduciario gruppo di persone che usa le più moderne tecniche di manipolazione politica e mediatica, studiate per influenzare una ristretta cerchia di cinquantamila aderenti certificati e formata in gran parte da giovani scontenti e delusi – per validissime ragioni – dalla politica. Chi si ribella e denuncia la mancanza di autentiche regole democratiche viene sistematicamente espulso, sia a livello nazionale che locale.

bene e male

Che gli aderenti al movimento siano moralmente superiori agli altri è un’altra credenza mitica.

Nella visione magica a cinque stelle, il dono dell’onestà e dell’incorruttibilità (esclusa qualche limitata eccezione) avviene mediante l’adesione al movimento, alle sue credenze e regole.

grillo casaleggioI membri certificati del movimento hanno –attualmente sarebbe più corretto scrivere avevano– “il privilegio” di approvare le espulsioni degli “infedeli” proposte o suggerite dalla diarchia Grillo/Casaleggio. Chi contesta i metodi e le politiche del movimento viene identificato come nemico e coperto di insulti – talvolta ricambiati – soprattutto nei social network: “ladro”, “corrotto”, “amico dei corrotti”, “mafioso”, “idiota”… L’orientamento mitico/autoritario rende il pluralismo delle opinioni intollerabile e implica l’obiettivo della distruzione politica dei nemici. Tuttavia, nonostante i cinque stelle governino solo 16 comuni su 8046 (anno 2015), la credenza mitico/magica nella purezza degli amministratori comincia a vacillare perché già iniziano a manifestarsi i primi problemi. Inoltre, il fatto che 37 parlamentari su 166 (oltre il 22%) abbiano abbandonato il movimento, o siano stati espulsi, evidenzia i gravi limiti di democrazia interna, mentre la nomina di un direttorio dimostra che le tendenze oligarchiche non risparmiano il nuovo partito a 5 Stelle. E siamo solo all’inizio.

Come da manuale del pensiero mitico/manicheo, anche la magica redenzione dei cittadini avviene per semplice adesione, voto dichiarato o aperto sostegno al movimento. Nel caso di provenienza da altri partiti la piena legittimazione avviene dopo un periodo di “digiuno” politico.

A questo proposito, occorre evidenziare che la credenza mitico/magica nella presunta superiorità morale rispetto al “nemico” è sempre stata presente, in varia misura, in tutti i nascenti movimenti che si sono affacciati sulla scena politica. In Italia, negli anni 90, i “puristi” appartenevano alla Lega Nord (nati con la parola d’ordine di “Roma ladrona” e coinvolti, una volta passati dall’opposizione al governo nazionale e locale, in diversi scandali che hanno coinvolto il vertice stesso del movimento.

La rivendicazione della superiorità morale vantata, dagli aderenti ai nuovi movimenti, muove corde molto sensibili, soprattutto nei periodi di grave crisi economica, quando un elevato livello di corruzione diventa intollerabile e socialmente insostenibile. In questo contesto, l’illusoria risposta mitico/magica ad un perpetuo problema come la corruzione dovrebbe essere contrastata mediante l’approvazione di un insieme di misure integrali e integrate che agiscano contemporaneamente su quattro livelli:

  • il livello interiore individuale (sé e coscienza);
  • il livello esteriore individuale (comportamentale);
  • il livello interiore collettivo (cultura e visione del mondo);
  • il livello esteriore collettivo (sistema sociale e ambiente).

sinistra.

L’insufficiente conoscenza delle dinamiche soggettive individuali e collettive, e delle linee evolutive umane, è la causa principale del fallimento della trasformazione sociale.

Questo è un problema che riguarda anche la sinistra radicale italiana, attualmente ferma al 4% dei consensi e in gran parte ancorata ai vecchi miti:

  • la classe operaia, come classe necessariamente progressista o addirittura “classe dirigente egemone”;
  • l’idea che il progresso sia un percorso lineare tutto rose e fiori che non prevede fasi regressive e a volte autoritarie (insediamento di dittature militari nere e rosse);
  • la sottovalutazione dei diversi livelli evolutivi delle masse è anche la causa della disastrosa tendenza a “forzare” comportamenti “democratici” -o avanzati- che spesso provoca disastrose spinte conservatrici e reazionarie. In politica estera, detta tendenza a forzare comportamenti democratici ha provocato la destabilizzazione del continente africano e del medio-oriente, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Poiché lo sviluppo delle dimensioni interiori della coscienza è sempre molto lento rispetto alle innovazioni tecnologiche -e non prevede salti- spesso la transizione dai vecchi ai nuovi paradigmi non è per niente piacevole.

OrologioAnche perché le dimensioni interiori della coscienza coincidono solo raramente con le credenze individuali.

Ad esempio, un individuo può avere una sviluppata visione olistica ed ecologica che viene contraddetta da un comportamento fortemente egocentrico e disinteressato all’ambiente. Oppure può avere solide idee comuniste/solidaristiche ed avere un comportamento concreto orientato al soddisfacimento dei bisogni e degli interessi personali, familiari e della propria ristretta “tribù” di parenti e amici.

La scissione tra comportamento concreto e sistema di credenze individuali, è un fattore ancora poco analizzato e studiato. Questo potrebbe, forse, aiutarci ad evitare la catastrofe.

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