Presentazione nuova ricerca economico-statistica del prof. Marcello Battini, ambiti territoriali Province area costiera Toscana

9ottobre 2018 da Circolo di Cultura Politica ‘G. E. Modigliani’

Dopo circa due anni dalla presentazione della ricerca “Capitale Umano a Livorno”, il Circolo di Cultura Politica “G. E. Modigliani” in collaborazione con la “Fondazione Livorno”, invita a partecipare alla presentazione della nuova ricerca economico-statistica del prof. Marcello Battini che ha interessato gli ambiti territoriali delle Province dell’area costiera, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto.

  • Mercoledì 10 Ottobre 2018 ore 9,30 Sala Leonetto Cappiello ( g. c. ) (per motivi di sicurezza la Sala è agibile sino a n. 50 partecipanti, pertanto, gli interessati sono pregati di prenotare la propria partecipazione ovvero di presentarsi prima dell’inizio dei lavori per registrarsi).

Apertura dei lavori prof. Luciano Iacoponi Presidente Circolo “G. E. Modigliani” presentazione della ricerca ACT prof. Marcello Battini Autore e curatore della Ricerca Intervengono Dr. Riccardo Vitti Presidente della Fondazione Livorno Ing. Umberto Paoletti Direttore Generale Confindustria Livorno Massa Carrara seguono interventi dei rappresentanti delle Istituzioni, delle Scuole, degli Ordini professionali delle Associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro. 

Provincia di Livorno IPE 559,34 (I° posto)  di Marcello Battini (isbn 9788829504244)

La provincia di Livorno è una provincia italiana della Toscana di 337.565 abitanti. La densità di popolazione (278,78 abitanti per kmq.) è assai elevata. È la quinta provincia toscana per numero di abitanti e la settima per superficie, tra le dieci province toscane. Il capoluogo provinciale rappresenta la metà dell’intera popolazione provinciale ed è la terza città toscana per numero d’abitanti. L’insediamento umano è  favorito, oltre che dalle eccellenti condizioni climatiche, anche dalla favorevole conformazione orografica del territorio, in riva al mare e prevalentemente pianeggiante.

La sua importanza è giustificata dall’essere posizionata sulla costa, dall’essere dotata di un importante porto (e da un Interporto di vasta dimensione), il cui valore è fortemente influenzato dai sistemi di comunicazioni terrestri esistenti. L’area provinciale più vicina alla città dipende quasi interamente dallo scorrere delle vicende economiche che caratterizzano il capoluogo. Una qualche indipendenza economica, rispetto alle vicende livornesi, può essere assegnata, invece, ai territori più distanti dal capoluogo (Maremma toscana) che, infatti stanno progredendo autonomamente verso uno sviluppo turistico ed agricolo (vivinicolo). Più complesso è il rapporto con la città di Piombino (anch’essa, come il capoluogo, dotata di un porto di apprezzabile standing) che la comune Autorità portuale sta cercando di districare, predisponendo un piano di coordinamento tra le due strutture. Il Porto di Piombino dovrebbe caratterizzarsi come porto dell’Arcipelago toscano e della Maremma (grossetana), favorendo lo sviluppo industriale di quest’area. Al riguardo, la città di Piombino dovrebbe poter contare, quanto prima, su arterie di scorrimento veloce (su ferro e su gomma) tra il suo Porto e le direttrici tirreniche.

La diminuzione del numero di abitanti, la bassa presenza di personale laureato, la bassa percentuale di occupa, il mediocre livello del V. A. individuale, evidenziano una forte crisi del sistema demografico ed economico provinciale, confermato dall’andamento del mercato del lavoro. Il bilancio provinciale del commercio internazionale presenta uno stabile disavanzo (l’import annuale, vale oltre il doppio delle esportazioni). Le esportazioni (al 97% prodotto manifatturieri) sono rivolte prevalentemente verso l’Europa (51%), l’America (20%) e l’Asia (16%), ma è interessante anche la dimensione del commercio con l’Africa (11%). Per le importazioni (solo per il 22% prodotto manifatturieri) è l’Asia (53%) a prevalere nettamente. Per incrementare l’occupazione interna, occorrerebbe un forte aggiustamento a favore delle esportazioni.

La dotazione infrastrutturale economica della provincia rivela, oltre ogni dubbio, la scarsità della Rete stradale che, in presenza di una struttura portuale importante come il Porto di Livorno e tenendo conto di un basso tasso di trasporto di merci su ferro, è economicamente inconcepibile. La situazione del traffico è aggravata dalla netta prevalenza dei mezzi di trasporto individuali in circolazione (tra i quali spicca la numerosità dei motocicli, pari al 24% dell’intero parco veicolare), rispetto a quelli collettivi che dovrebbero essere massicciamente potenzia. Da sottolineare il deprecabile basso valore delle infrastrutture sociali esistenti (Istruzione, Sanità, Cultura). In provincia, il movimento turistico (nazionale ed internazionale) è di dimensioni rilevanti ed in crescita. La buona durata media dei soggiorni individuali, rivela che, una volta superate le difficoltà di viaggio, il soggiorno risulta gradevole. Da sottolineare che gli stranieri, in media, prolungano la loro permanenza più dei viaggiatori italiani. La spesa dei viaggiatori “livornesi” all’estero (€.407,62), la più alta tra le province della costa toscana, rivela un loro vivace interesse per quanto avviene fuori dei confini nazionali, forse suscitato anche dal confronto dire*o e personale con i numerosi stranieri che scelgono quest’area per le loro vacanze.

Nell’area livornese, il sistema bancario è presente con numerosi sportelli. I deposi afferiscono prevalentemente dalle famiglie, invece gli impieghi sono diretti, per lo più, verso le imprese. Le sofferenze, per quanto elevate, non sembrano indicare una percolare pericolosità creditizia provinciale.                                            

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