Proposta delibera ripristino bacino di carenaggio Livorno, chiuso dal 2008. Videointervista a Franco Rossi, Uilm

Uil franco rossiTerza commissione del Consiglio Comunale di Livorno in emergenza “lavoro” se ne discute alla ricerca di soluzioni spendibili.

19settembre di Giacomo Bazzi

livorno consiglioMa, nel contempo la Uilm attiva una petizione popolare tramite raccolta di firme  al fine di porre l’attenzione sulla necessità non più rinviabile di a pertura e ripristino del “Bacino di Carenaggio”.

Una opportunità che ancora la città di Livorno non è riuscita a cogliere, da ricordare che, quello di Livorno,  è per dimensioni solo secondo a quello di Malta, fu chiuso in modo incomprensibile nel 2008, quando erano impegnati oltre 300 lavoratori.

porto autoritàConsiderato che la comunità portuale sembra essere sorda a questa esigenza, la Uilm ha deciso di aderire e farsi promotrice di una proposta di delibera da inviare all’Amministrazione comunale con la sottoscrizione di almeno 500 lavoratori, lo scopo è proprio quello di costringere gli amministratori locali  a prendere posizione su questa importante opera che abbiamo sul territori e che consentirebbe di restituire parte dei posti di lavoro persi, con la decisione delle multinazionali di spostare le produzioni (vedi TRW).

Inoltre questo salvaguarderebbe anche quel patrimonio di professionalità e i saperi acquisiti che diversamente andrebbero a sparire.

Questa la Videointervista:

Delibera:

La delibera di iniziativa popolare che viene sottoscritta va a cambiare il Piano Strutturale e il Regolamento Urbanistico della città nelle parti in cui va a recepire il Piano Regolatore del Porto.

Con questa proposta si prevederà la presenza non solo del nuovo cantiere Azimut-Benetti, ma anche quella del comportato delle riparazioni, limitrofo al grande bacino di carenaggio. Entrambi i cantieri dovranno essere collegati alla viabilità cittadina e come per il cantiere Azimut-Benetti sono richieste aree di servizio anche per il comparto delle riparazioni. Infine: il grande bacino di carenaggio deve recuperare le sue funzioni originarie essere cioè utilizzato per le riparazioni di grandi navi.

Lo scopo principale di questa delibera popolare è quello di disciplinare nell’area ex-cantiere navale Luigi Orlando due distinti cantieri, uno per grandi Yacht e l’altro per le Riparazioni Navali, comparti che devono essere nettamente distinti negli strumenti urbanistici del Comune di Livorno.

Il portavoce del Comitato promotore è Andrea Romiti, il quale dichiara «Ho avuto modo di constatare in questi giorni una grande voglia di partecipare e di far parte del comitato promotore. Ho idea che il traguardo delle 500 firme possa essere raggiunto prestissimo, anche perchè ci sono state messe a disposizione per la raccolta delle firme le sedi:

UGL di Corso Mazzini 102,  Centro Studi di Scali D’Azeglio 20 primo piano  UIL di via Cogorano 25p».

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